Pdl: “Pd manifesti con noi”|Pd: “Il vostro è malcelato moralismo”

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16 Novembre 2010, 11:06

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Il ribaltone è sbagliato, si sovverte la volontà popolare, si torna alle peggiori logiche della Prima Repubblica: sono queste le motivazioni per cui i giovani del Pdl promuovono una manifestazione per sabato 20 novembre, nel capoluogo dell’Isola. E approfittano per lanciare anche una provocazione: “I giovani del Pd – dicono – scendano in piazza con noi, anche il loro voto è  stato tradito”.

A lanciare la provocazione è Mauro La Mantia, presidente di Giovane Italia per la Sicilia occidentale: “Vogliamo lanciare un appello ai giovani del Pd che come noi, seppur in fronti diversi, vivono la militanza politica. Anche il loro voto è stato tradito da vergognosi giochi di Palazzo. Hanno votato coerentemente nel 2008 Anna Finocchiaro e oggi si ritrovano degli assessori in quota PD nel governo Lombardo. Per questo invitiamo i Giovani Democratici a scendere in piazza con noi contro il ribaltone regionale”.

“La nostra generazione – continua La Mantia – è cresciuta con la giusta convinzione che la sovranità popolare va rispettata sempre, nel quadro di un bipolarismo dell’alternanza. Per questo vogliamo una rivolta generazionale, politicamente trasversale, contro il ritorno alle peggiori logiche della Prima Repubblica quando i partiti decidevano le alleanze ignorando o tradendo il proprio elettorato. I giovani del Pd abbiano il coraggio di sconfessare quella parte della loro classe dirigente ormai ossessionata dalle poltrone”.

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Secca, la replica dei Giovani Democratici, che affidano al segretario provinciale Giovanni Pagano la risposta ai militanti di Giovane Italia: “Non ho visto grandi mobilitazioni della destra giovanile – dice Pagano – quando 25.000 giovani diplomati o laureati lasciavano ogni anno la Sicilia, quando venivano ridotti i fondi per il diritto allo studio, quando la gestione del servizio idrico per la provincia di Palermo veniva affidato a privati, quando la Ministra Gelmini tagliava le risorse per il tempo pieno nelle scuole, quando si prevedevano con una gara irregolare quattro  termovalorizzatori in grado di bruciare più rifiuti di quanti ne producesse tutta l’Isola mentre le nostre città venivano sommerse dall’immondizia”.

“Il governo Lombardo – continua Pagano – deve certamente fare molto di più, imprimere una svolta alla politica che finora il centrodestra ha praticato ed ora, come si trattasse di un passante occasionale, critica con malcelato moralismo. Sbraitare al ribaltone è assolutamente legittimo, tanto quanto guardare al dito e non alla luna; chiedere invece al governo iniziative precise per il bene della Sicilia non rappresenta alcuno sconto a Lombardo, chiamato a fugare ogni ragionevole dubbio sulla sua condotta personale, prescindendo dalla rilevanza penale”.

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16 Novembre 2010, 11:06

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