26 Giugno 2021, 20:04
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AGRIGENTO – Marco Campione, ex presidente di Girgenti Acque, resta in carcere. Altri quattro indagati – Pietro Arnone, 58 anni, amministratore unico di Hydortecne; Calogero Patti, 53 anni; dipendente di Girgenti Acque;Angelo Piero Cutaia, 51anni, direttore amministrativo di Girgenti Acque; Gian Domenico Ponzo, 54 anni, direttore generale Girgenti Acque – finiscono ai domiciliari. L’unico a tornare in libertà è Calogero Sala, 61 anni, direttore tecnico e progettazione Girgenti Acque.
Lo ha stabilito il gip del Tribunale di Agrigento Francesco Provenzano che, pur non convalidando il provvedimento di fermo disposto dalla Procura di Agrigento nei confronti dei vertici di Girgenti Acque, ha comunque applicato misure cautelari per cinque dei sei indagati.
Altri due – Francesco Barrovecchio, 61 anni, responsabile tecnico Hydortecne, e Igino Della Volpe, 63 anni, già membro del consiglio di amministrazione di Girgenti Acque – erano già stati scarcerati rispettivamente dai giudici di Verbania e Taranto. Per il gip di Agrigento l’unica misura idonea da applicare a Marco Campione per “interrompere la micidiale catena che ha fino ad oggi permesso la permanenza invadente di una ragnatela corruttiva devastante” è quella della custodia in carcere. Solamente Calogero Sala, unico degli indagati che ha risposto alle domande del gip durante l’interrogatorio di garanzia, torna in libertà poiché “non era nel 2014 nel gruppo dei fedelissimi di Campione e dunque fuori il cerchio magico”.
L’inchiesta, coordinata dal procuratore capo Luigi Patronaggio, dall’aggiunto Salvatore Vella e dai sostituti Paola Vetro, Sara Varazi e Antonella Pandolfi, ipotizza un’associazione a delinquere finalizzata a commettere più delitti contro la Pubblica Amministrazione, frode in pubbliche forniture, violazione di sigilli, furto, ricettazione, contraffazione di marchi registrati, nonché più reati tributari, societari e in materia ambientale.
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26 Giugno 2021, 20:04