19 Maggio 2024, 19:33
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PALERMO – Hanno macinato mille chilometri in meno di una settimana, in cinque tappe, da Palermo ai Nebrodi, dalla costa tirrenica a Ortigia. Stanchi ma soddisfatti, hanno fatto rientro i 200 equipaggi delle auto storiche della 33esima edizione del Giro di Sicilia.
Sabato sera (18 maggio, ndr) la premiazione della manifestazione a Selinunte. Dopo alcune prove di regolarità, i vincitori in assoluto di quest’anno sono Salvatore Galioto e la moglie Pinuccia Paviera, con una fiammante Fiat 1100/103 del 1954.
Al secondo posto si sono classificati Mauro Giansante (avvocato di Pescara e per anni pilota ufficiale Porsche) e Maria Daniela Spina con una Ermini 1100 Sport Spider del 1946. Al terzo, Alfredo Caputo ed Emilio Salvatore Giammusso, di Caltanissetta, con una Porsche 356 1600S del 1962.
All’arrivo a Palermo, al ristorante 59, a pranzo, si è svolta invece la premiazione “La Sicilia dei Florio”, con l’assegnazione di vari trofei ad alcuni equipaggi. Vincitori Marcello Gibertini e Lisa Sighinolfi.
Gli appassionati provenivano da tutta Europa, soprattutto da Francia, Inghilterra, Germania, dagli Stati Uniti, dall’Argentina e dal Giappone. E, con ventisette partecipanti, la nazione più rappresentata è il Belgio.
La manifestazione era organizzata dal Veteran car Club Panormus e da Ctf viaggi e rievoca la corsa voluta dai Florio nel 1912, con l’obiettivo di mostrare ai driver appassionati di motorismo storico le bellezze della nostra Isola.
Sul podio, tra i primi 16 classificati, anche due gruppi di giapponesi: al settimo posto della classifica Sagawa Masahiko e Kato Shunsuke, con una Fiat 124 del 1970 e la coppia formata da Yaguchi Kanako e Koshikawa Yahoi, con un’Alfa Romeo Spider 1.6 del 1983.
Sono stati premiati come super eroi un gruppo di disabili che, anche in quest’edizione, ha partecipato al Giro con una Fiat 600 storica, macchina modificata, messa a disposizione dal Veteran car club Panormus.
Anima della manifestazione è Antonino Auccello, presidente del Veteran car Club Panormus e consigliere federale Asi: “È un bilancio estremamente positivo quello di quest’anno. Dopo un anno di duro lavoro, parlano i numeri: 200 equipaggi provenienti da tutta Europa, macchine dal 1912 in poi, tra cui molte anteguerra. Abbiamo percorso tutta la costa tirrenica, Ortigia, Agrigento, la Valle dei templi, Selinunte, dove abbiamo avuto il privilegio di entrare dentro il Parco archeologico: uno spettacolo nello spettacolo”.
Il vincitore Salvatore Galioto racconta la sua emozione: “Fin da piccolo a Termini ho respirato la magia del Giro di Sicilia, legato a doppio filo alla Targa Florio. Per me ha la stessa importanza. Noi nel 2021 l’avevamo già vinto ma con un’altra auto. Oggi c’è un’emozione ancora più forte, perché abbiamo partecipato con una macchina del ‘54”.
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19 Maggio 2024, 19:33