Giro di vite contro il lavoro in nero |Compensi da due euro l’ora

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26 Giugno 2018, 12:40

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CATANIA – Giro di vite contro il lavoro in nero. Ieri il personale del Commissariato Borgo-Ognina ha effettuato controlli mirati alla prevenzione e repressione dei reati in materia di tutela ambientale, sfruttamento dei lavoratori, sicurezza e salubrità sui luoghi di lavoro e indebita percezione di erogazioni ai danni dello stato con particolare riferimento all’indennità di disoccupazione (Naspi). Particolare rilievo assume il controllo effettuato presso un’attività di officina meccanica e vendita di molteplici ciclomotori d’epoca (Garelli e Piaggio modello Si) ubicata nel quartiere Borgo e, nella circostanza, è stato accertato che il titolare non possedeva alcuna autorizzazione amministrativa nonostante il notevole volume di affari e l’ampiezza dei locali allestiti a tale scopo. Ulteriore fatto di rilievo è che è stata evidenziata una raccolta e gestione illegale di rifiuti speciali tra cui fusti e contenitori e oli usati, un significativo quantitativo di materiale ferroso derivante da pezzi di motore e simili impregnato di grassi e oli esausti e, a tal riguardo, parte dei quali riversati sul pavimento.

Il titolare ha riferito di gestire detta attività da 18 anni e, a causa delle troppe tasse, ha deciso di operare in nero e senza alcuna autorizzazione, circostanza quest’ultima che perdura da oltre 10 anni. Per tale motivo, insieme alla Sezione Ambientale della Polizia Locale, si è proceduto ad indagare in stato di libertà il titolare per il reato di gestione illegale di rifiuti speciali pericolosi e, a tal proposito, si è proceduto anche al sequestro penale preventivo. Altresì, sono state contestate sanzioni amministrative per un importo pari a 6.000 euro circa. Nella mattinata odierna, sempre nel medesimo quartiere Borgo, è stata controllata un’attività commerciale sono state riscontrate numerose criticità in materia di sicurezza e salubrità sui luoghi di lavoro; nello specifico, è stato identificato un dipendente in nero senza attestato di formazione professionale, riscontrata una scarsa manutenzione della struttura e, al momento dell’accesso, vi era il dipendente intento a lavorare senza mascherine nonostante i prodotti usati la cui inalazione ha arrecato un fastidio agli stessi poliziotti intervenuti. Ulteriore fatto di rilievo è che il dipendente percepisce circa 2 euro l’ora e lavora da 6 anni senza alcun contratto di lavoro né tutela previdenziale.

Infine, presso un’attività commerciale ubicata sempre in zona Borgo, è stata riscontrata l’assenza del titolare e la presenza di un unico lavoratore che sino allo scorso gennaio era stato dipendente di detta attività con regolare contratto di lavoro.

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Nella circostanza e dietro espressa domanda, il dipendente ha dichiarato di percepire dal febbraio 2018 la cosiddetta Naspi per un importo di euro 900 a titolo di detta indennità mensile di disoccupazione, istituita in favore di chi perde il lavoro e si trova in situazioni di disagio. Anche in detta attività sono state riscontrate numerose violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e, per tali motivi, il dipendente è stato indagato in stato di libertà per i reati di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

Pertanto, è stata informata la Guardia di Finanza, l’Ispettorato del Lavoro, l’INPS e l’ASP SPRESAL.

 

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26 Giugno 2018, 12:40

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