24 Novembre 2011, 13:09
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Sei un ragazzino grassoccio o disabile: non puoi partecipare alla settimana bianca organizzata dalla scuola. E’ una gita “consigliata” a chi possiede requisiti atletici. Lo mette nero su bianco il preside dell’istituto comprensivo Rogasìdi Pozzallo (Rg), Orazio Caschetto nella lettera inviata “agli alunni della settimana bianca e ai loro genitori”. Nella missiva oltre a chiedere l’anticipo per il biglietto aereo Caschetto scrive: “Ribadisco che occorre essere atletici perché diversamente si rischia di rovinare la gita per sé e per il gruppo. Esempio: in una gara di matematica non ci va chi ha insufficienza grave”. Naturalmente qualche genitore leggendo la nota del dirigente scolastico è rimasto sbalordito e ha sollevato il caso suscitando le reazioni anche di alcuni consiglieri comunali. Caschetto non sembra per nulla toccato dalla bufera che lo ha investito. “Organizziamo diverse gite scolastiche in giro per l’Italia per i nostri 900 alunni delle medie e delle elementari – dice – ma si è sollevato un caso che non esiste. E’ come quando si va in pizzeria: c’é una varietà di scelta e chi magari ha lo stomaco più delicato chiede una pizza con meno ingredienti. Noi abbiamo raccomandato, e sottolineo raccomandato, di partecipare se si è abbastanza atletici, non abbiamo escluso nessuno, in 10 anni di gite non lo abbiamo mai fatto. Non capisco la forzatura di queste parole, forse qualcuno ambisce a un po’ di visibilità. Uno che sa sciare capisce cosa significa sciare”.
La gita è programmata per metà gennaio sulle piste di Folgaria, in provincia di Trento. “Da noi i ragazzi hanno la predisposizione per il mare – aggiunge Caschetto – ma, siccome in geografia studiamo anche la montagna, la scuola ha scelto di fare anche un’esperienza legata agli sport invernali. Però, non abbiamo escluso nessuno. E’ assurdo e indisponente insinuare una qualsiasi forma di discriminazione da parte mia e della scuola”. I consiglieri comunali Alessandro Maiolino (Sel) Marco Sudano e Ennio Ammatuna (di due lsite civiche) dicono di ritenere inaudito che “un dirigente scolastico, educatore per definizione, possa permettersi di scrivere certe cose. Ci sentiamo offesi a nome di tutti i bambini di Pozzallo e dei loro genitori, senza demagogia, perché tutti hanno il diritto di partecipare ad una gita scolastica a prescindere dal proprio fisico, estrazione sociale, colore della pelle e capacità”. “Riteniamo che il dirigente abbia un problema serio riguardo alla concezione del ruolo educativo che ricopre, visto che pochi mesi fa ci siamo dovuti esprimere con la stessa durezza di oggi nei suoi confronti per lo sgradevole episodio del diversamente abile che non trovava posto nelle sue aule. Chiediamo che il dirigente dia conto e ragione all’intera comunità di quanto accaduto e che non si ripetano più episodi di discriminazione all’interno delle nostre scuole”.
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24 Novembre 2011, 13:09