Giulia, l’Erasmus e il ritorno | “Vi racconto la mia quarantena”

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14 Aprile 2020, 14:26

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Ora che è tornata a casa, a Palermo, la voce di Giulia Costumati, studentessa dell’Erasmus, zampilla fresca come da una fontana. Non ha più il basso della preoccupazione di quando lanciò un appello social in video per rientrare da Valencia, con tutte le cautele del caso, in assenza di voli diretti.

Giulia sta osservando una scrupolosa quarantena, iniziata già in Spagna. Vive staccata da tutti e indossa spesso la mascherina perché è una ragazza generosa e intelligente, infatti, lei che vuole trasformare l’arte in un lavoro, si è già fatta conoscere, collaborando con Gigi Borruso, autore-attore teatrale d’eccellenza.

Ora racconta: “Ho ventiquattro anni, studio Nuove tecnologie dell’arte per il cinema e il video all’Accademia delle belle arti. Sono partita il sette settembre per l’Erasmus all’Università Politecnica di Valencia. L’esperienza, per le note vicende, non è arrivata alla sua scadenza naturale: il dodici giugno”.

Ma Giulia continua a studiare online, perché non sa stare senza un impegno quotidiano che coincide con il suo sogno. “Abbiamo cominciato a ricevere le prime notizie dall’Italia e mi sono preoccupata. In Spagna, forse, l’allarme non è stato recepito subito. Mi sono isolata in quarantena volontaria per prudenza, non uscendo mai dal mio alloggio”.

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Poi l’appello su Facebook, la ricerca avventurosa dei voli a incastro e finalmente l’atterraggio a Palermo per la gioia di mamma e papà.

“La vicenda – dice Giulia – mi ha molto provata. Ora sono in famiglia, ovviamente ancora in quarantena. I miei stanno al piano terra, io al primo piano, nella mia stanza, con il mio bagno. Non abbiamo contatti e se per caso capita di parlarsi a distanza usiamo le mascherine. Spero che quest’incubo svanisca presto”.

Un giorno, sicuramente svanirà, Giulia. E, chissà, magari girerai il tuo film a lieto fine.

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14 Aprile 2020, 14:26

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