21 Febbraio 2014, 18:34
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PALERMO – Giunta Orlando, valzer di deleghe. Il sindaco ha firmato un’ordinanza con cui ridistribuisce le competenze tra i componenti della sua squadra, a seguito degli spostamenti di uffici e settori varato alla fine dello scorso anno da Palazzo delle Aquile. Un atto scontato, proprio perché conseguenza di cambi alla burocrazia già attuati, ma che comunque indicano anche chi, tra gli assessori, prende potere (o grattacapi, a seconda di come la si veda) e chi ne perde.
Vicesindaco resta Cesare Lapiana, che cede la delega alle partecipate che è stata in pratica spacchettata tra vari assessori (a Lapiana resta Sispi, la Rap va a Giuseppe Barbera, l’Amat a Tullio Giuffrè, Amg e Amap ad Agata Bazzi) e prende quella alla comunicazione, che prima era di Giusto Catania, e alle reti telematiche (fino a ieri di Barbera). Lapiana si occuperà ancora di sport e impianti sportivi.
Prende quota Tullio Giuffré che alle infrastrutture, alla mobilità, all’edilizia privata, al piano strategico e alla pianificazione territoriale aggiunge l’ufficio di piano del centro storico e l’ufficio mari e coste, oltre ai rapporti con l’autorità portuale una volta di Lapiana. In ascesa anche Luciano Abbonato, l’uomo che tiene in mano le chiavi del bilancio: mantiene patrimonio, risorse finanziarie, direzione generale, sviluppo organizzativo a cui aggiunge attuazione del programma elettorale del sindaco, nodo Sitr e programmazione e controllo organismi partecipati.
Giuseppe Barbera si vede riconfermare vivibilità, verde e spazi pubblici, ambiente, diritti degli animali e canile municipale; Agnese Ciulla cittadinanza sociale, politiche giovanili, politiche di genere e pari opportunità e interventi abitativi. Della scuola continuerà a occuparsi Barbara Evola, mentre Giusto Catania sarà il referente per partecipazione, decentramento, servizi anagrafici, migrazione, servizi demografici, agenda 21.
Francesco Giambrone continuerà a gestire cultura e spazi culturali, toponomastica e turismo; Agata Bazzi perde il centro storico, soppresso, ma guadagna servizi cimiteriali e finanza di progetto e tiene territorio, manutenzioni, lavori pubblici, espropriazioni, gestione operativa Coime, protezione civile e sicurezza, autoparco. Marco Di Marco confermato per attività produttive e mercati.
Al sindaco vanno invece le restanti deleghe: risorse umane, polizia municipale, affari legali, igiene e sanità, progetti unione europea, gestione personale coime e statistica.
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21 Febbraio 2014, 18:34