Giustizia, spiragli per il vaccino: ecco cosa può succedere

Giustizia, spiragli per il vaccino: ecco cosa può succedere

Interlocuzioni tra Roma e Palermo per salvare le prenotazioni. Le prossime ore sono decisive.
LA CAMPAGNA IN SICILIA
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PALERMOCi sono spiragli per il vaccino al comparto giustizia: magistrati, avvocati e personale. I contatti si susseguono tra Palermo e Roma. C’è il nuovo piano nazionale che prevede che si proceda per età, con una corsia privilegiata per la fragilità. La popolazione sana continuerà a essere vaccinata con AstraZeneca, i più fragili con Pfizer e Moderna. Non saranno più considerate le categorie essenziali nella scala delle priorità. Il presidente dell’Ordine degli avvocati di Palermo, Giovanni Immordino, si è sentito stasera con l’assessore alla Salute, Ruggero Razza: domani (oggi, ndr) ci sarà una interlocuzione con il commissario Figliuolo, nell’intento di salvare almeno le prenotazioni già acquisite. E pare di capire che i vertici della Regione non siano contrari. Anzi.

Immordino: “Sono fiducioso”

“Le dosi, per quanto ne sappiamo, certo non mancano e non le toglieremmo a nessuno – spiega l’avvocato Immordino – anche perché, proprio per la giustizia e per la scuola, dopo le vicende di cronaca che hanno riguardato il vaccino, c’è stato un brusco calo di adesioni di circa il quaranta per cento. Lo ripeto: noi non sottraiamo dosi ai fragili, perché siamo vaccinati con AstraZeneca. E non abbiamo mai tirato la giacchetta a chicchessia. Ma non ci si venga a dire che la giustizia non è un servizio essenziale. Gli avvocati lo hanno garantito, senza sottrarsi. Io resto fiducioso”.

Le proteste degli avvocati

Le proteste degli avvocati per l’esclusione, dopo la prenotazione delle vaccinazioni, è stata moderata nei toni ma ferma. L’avvocato Antonello Armetta, segretario del consiglio dell’Ordine degli avvocati di Palermo, ha scritto su facebook: “Senza alcuna comunicazione ufficiale, gira nota con cui il governo nazionale cambia le priorità del piano di vaccinazione, facendo apparentemente saltare tutte le prenotazioni del comparto giustizia da lunedì. Prenotazioni assolutamente legittime e formulate sulla base di indicazioni del governo regionale. Prenotazioni relative al solo vaccino AstraZeneca, non somministrabile alle categorie a rischio ed ai soggetti fragili. Un paese che nega se stesso, e che nega la legittima aspettativa quesita di chi ha diritto al vaccino. Mi dispiace, ma non possiamo accettarlo. È una cosa gravissima, il governo deve immediatamente fare salve le prenotazioni già effettuate”. E’ l’eco di un sentimento diffuso.

La nota del Consiglio dell’Ordine

Intanto, ecco una nota del Consiglio dell’Ordine degli avvocati che prende atto della situazione e rilancia. Scrive il presidente Immordino: “Vi segnalo che, insieme alla magistratura, sono state avviate interlocuzioni con l’assessorato della Salute, segnalando l’opportunità di completare il piano vaccinazione per il comparto giustizia, anche in ragione dell’elevato rischio di contagio e della necessità di garantire il funzionamento e l’efficienza di servizi essenziali per la collettività”.


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