Gli allenatori premiano Zamparini: | “Questo è il mio ultimo anno”

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21 Dicembre 2015, 13:59

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PALERMO – Che Maurizio Zamparini sia tra le personalità sportive più influenti e note del suo Friuli è risaputo, per questo il premio “Personalità dell’Anno del Mondo dello Sport” ricevuto quest’oggi a Udine non poteva trovare un candidato migliore del patron del Palermo. Quel che fa sorridere, semmai, è che il riconoscimento sia stato assegnato dal Gruppo Provinciale di Udine dell’Aiac, ovvero dell’Associazione Italiana Allenatori di Calcio. Ovviamente il premio non riguarda certo le ben note vicissitudini del club di viale del Fante con i suoi tecnici, l’ultimo dei quali esonerato dopo una permanenza record di oltre due anni, ma il risalto che Zamparini ha saputo dare allo sport della sua terra e non solo in ambito nazionale.

“Sono felice di essere qui, perché ritengo siano importanti le feste dello sport come questa”, ha esordito Zamparini alla consegna del premio, avventa presso Palazzo Antonini Belgrado, sede della Provincia di Udine. “Vi ringrazio per questo premio – ha proseguito il presidente – e per aver riportato la mia memoria indietro nel tempo, a quando ero giovane e giocavo nel mio Sevegliano. I miei ricordi più belli del mondo del calcio sono quelli di quando militavo nei dilettanti, dove si giocava per vera passione e non per soldi”. Una carriera calcistica che, anche nelle vesti di presidente, si avvicina alla conclusione: “Questo sarà il mio ultimo anno, resterò proprietario del Palermo ma lascerò il calcio professionistico”.

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Zamparini, che ha ricevuto il riconoscimento dalle mani del presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini, si è poi soffermato sul momento difficile del suo Palermo, con un occhio di riguardo ovviamente sulla posizione in panchina dell’attuale tecnico: “Ballardini ha la mia fiducia. A gennaio arriveranno i rinforzi necessari, dobbiamo migliorare la difesa e il reparto offensivo”. Sul mercato resta ancora da risolvere la questione sugli epurati, su tutti Rigoni, il cui futuro è ancora in bilico: “Rigoni è un giocatore del Palermo – glissa Zamparini -. Speriamo di trovare il nostro equilibrio come ha fatto l’Udinese”.

Tornando all’ultima sfida contro la Sampdoria, l’ira di Zamparini contro l’arbitro Fabbri non s’è affatto placata: “Ci sono stati negati tre rigori, che ci avrebbero permesso di vincere la partita, la disgrazia è che quell’arbitro abiti a trecento metri dalla casa del mio mister. L’avessimo saputo prima, il designatore non l’avrebbe mandato. Non sono preoccupato, però. Ieri abbiamo giocato bene, senza certe decisioni avremmo vinto, vedi il fallo enorme di Cassani su Gilardino”. Infine, il presidente rosanero ammette di avere un sogno ancora da realizzare: “Quello di costruire una scuola calcio. Un ambiente in cui insegnare ai ragazzi quei valori che oggi si sono persi, soprattutto per colpa della tecnologia che non fa ragionare con il cuore e la passione. Voglio che i giovani tornino a guardarsi negli occhi”.

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21 Dicembre 2015, 13:59

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