Gli attivisti contro il G7 |“Solo kermesse muscolare”

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24 Maggio 2017, 13:21

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CATANIA – Il controvertice della rete catanese contro il G7.  A poche ore dall’inizio dell’incontro tra i capi di governo delle sette potenze mondiali, i militanti delle organizzazioni antagoniste si preparano a diversi momenti di protesta. Sono gli ultimi atti di un percorso iniziato mesi fa dai comitati No Muos/No Sigonella e da altre realtà politiche e sindacali (Cobas, Usb). Il calendario, ricco di eventi, è stato presentato questa mattina a Catania da Alfonso Di Stefano del comitato No Muos/No Sigonella, Anna Di Salvo della Città Felice e dal sindacalista Usb Orazio Vasta. La rete porta avanti una critica radicale del sistema finanziario e delle politiche neoliberiste dei sette paesi più industrializzati e la progressiva “militarizzazione dei territori”. Alle decisioni sul futuro globale “prese da pochi leader” farà da contraltare “il controvertice dei popoli”. Gli eventi si snoderanno tra Catania e Giardini Naxos. Si parte venerdì mattina con la conferenza stampa della rete contro il G7 a Giardini, nel pomeriggio al cinema King di Catania si terrà il controvertice dei popoli con svariati ospiti internazionali, infine in piazza Castello Ursino la serata No Frontex/NoG7.

Sabato pomeriggio i militanti si daranno appuntamento a Giardini per il corteo e domenica mattina al Gapa di Catania per l’assemblea conclusiva. “Noi denunciamo la crescente occupazione militare in atto dall’inizio di Aprile a Taormina che sta coinvolgendo anche il centro di Catania”, denuncia Di Stefano “E’ sospeso il servizio cimiteriale (non si è autorizzati a morire) e il servizio ospedaliero, non si può conferire la spazzatura ma soprattutto denunciamo l’inutile kermesse muscolare che stanno mettendo in atto in tutta la Sicilia con la sospensione degli sbarchi dei migranti, insomma fanno il gioco di chi associa il terrorismo agli sbarchi”, spiega. Sbarchi sospesi anche a Lampedusa, una decisione che avrà ripercussione sulle ore di navigazione dei migranti. “La nostra protesta deve diventare anche una proposta per un altro mondo possibile, ricorderemo ai sette grandi che i popoli sono la stragrande maggioranza”, dice l’attivista.

Anna Di Salvo, storica femminista catanese, spiega delle modalità con le quali il vertice “si accanisce sulle vite delle donne”. “Il fatto che si parlerà di violenza sulle donne ci sembra un ossimoro, una contraddizione”, dice Di Salvo preannunciando diverse forme di protesta in vista del G7 di novembre sulle pari opportunità. “La sfida delle donne è di rendere visibile la nostra politica mettendoci in gioco per dire il linguaggio e le pratiche politiche che più ci corrispondono”, spiega la femminista che contesta il modus operandi “di quelli che giocano alla devastazione del mondo”.  Il sindacalista Orazio Vasta, infine, ha sottolineato la presenza dei sindacati di base (Usb e Cobas) e dei lavoratori per rivendicare i diritti del lavoro sempre più vessati a livello nazionale e mondiale. “Andiamo oltre il discorso di critica contro il G7 vogliamo testimoniare che la lotta non è una passeggiata fine a se stessa, ma contro chi sfrutta gli oppressi”, denuncia Vasta criticando aspramente anche il coinvolgimento del Miur nella simulazione del G7 delle scuole.  “E’ un attacco al pensiero critico dei giovani”, dice.

 

 

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24 Maggio 2017, 13:21

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