19 Gennaio 2022, 06:13
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Agata Scuto teneva un diario. La 22enne scomparsa nel nulla dieci anni fa ad Acireale appuntava pensieri, scarabocchiava forme, segnava il giorno del ciclo. E alcune volte sfogava segreti inconfessabili, come la gelosia per mamma Maria che riceveva le attenzioni di Saro Palermo. Lo stesso che due giorni fa è finito nel carcere di Noto per omicidio della giovane acese. Forse strangolata e poi bruciata in un casolare, come lo stesso 61enne ha raccontato in un angosciante monologo in auto immortalato dalle microspie dei carabinieri. Palermo, domani mattina, affronterà l’interrogatorio di garanzia.
Leggendo le intercettazioni riportate nelle quaranta pagine dell’ordinanza della gip Ivana Cardillo emerge l’esistenza di questo scrigno di carta e inchiostro della giovane. “Siccome era tutto strappato e Agata in questo diario segnava le mestruazioni… quando venivano a me e quando venivano a lei… e lei poi l’aveva scarabocchiato… lo usava per fare scarabocchi.. faceva pupazzi.. cose…”, ha raccontato mamma Maria a una donna che ha chiesto: “Ma questo diario dov’è che è”.
Agata non aveva alcun cellulare di ultima generazione, ma un telefonino senza internet. Non andava sui social, non chattava. Vedeva qualche serie tv su un computer, per il resto usava carta e penna.
“Agata era fissata con Saro Palermo e nel diario quando ho trovato cornuta mamma cornuta… perché tutte queste cose…”. La madre della vittima ha confidato a più persone la scoperta della scritta. “Perchè questa ragazza dopo … dice … che ti ha scritto… nel diario. .. nel diario… mamma cornuta… ha un significato!”. Parole che avrebbero confermato i sospetti di mamma Maria che notava l’ossessione della figlia verso il suo ex compagno. “Agata per lui usciva pazza, voleva uscire con lui, voleva andare a fare la spesa sempre con Saro…”, ha raccontato.
Saro Palermo avrebbe approfittato della fissazione di Agata. Forse fino ad abusare di lei. Gli indizi ci sarebbero stati tutti. I tasselli però la madre della 22enne li avrebbe fatti combaciare anni dopo, quando era troppo tardi. Quando già i carabinieri erano andati a cercare il cadavere in quel posto indicato da uno sconosciuto a Chi l’ha visto?. Ricerche che non hanno condotto ad alcuni risultato. Parallelamente i carabinieri hanno avviato l’inchiesta che ieri è culminata con l’arresto di Palermo.
“Una volta mi sono ritirata da mia mamma e li ho trovati qua fuori con Agata davanti alla porta – ha raccontato mamma Maria – chissà quante volte lui veniva qua mentre io me ne andavo da mia mamma… chissà se l’aveva messa incinta… io penso questo”. La gip ne è convinta. Ed è proprio nella possibile gravidanza da celare che fonda il movente del barbaro assassinio. Anzi. Se fosse vera la ricostruzione dell’accusa, sarebbe stato commesso un duplice omicidio. Perché sarebbe stata uccisa una donna e negata la vita a un bimbo.
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19 Gennaio 2022, 06:13