Gli studenti siciliani: |Mafia e politica vanno a braccetto - Live Sicilia

Gli studenti siciliani: |Mafia e politica vanno a braccetto

Ricerca del centro studi "Pio La Torre"
di
2 min di lettura

L’85% degli studenti siciliani pensa che tra mafia e politica esistano dei rapporti stabili e per l’83% lo Stato non fa abbastanza per combattere Cosa nostra. Sono alcuni dei dati emersi da un’indagine effettuata dal Centro studi Pio La Torre sulla percezione del fenomeno mafioso da parte degli studenti delle scuole medie superiori dell’Isola e i cui risultati sono stati anticipati oggi, a Palermo, nel corso di una conferenza stampa. Alla domanda se esista un rapporto tra criminalità organizzata e politica, infatti, il 47% ha risposto “spesso” e il 38% “sempre”, pari quindi all’85% degli intervistati. Il 7% ritiene che i rapporti mafia-politica esistano “raramente” e solo il 2% pensa che non esistano collegamenti, mentre sei studenti su 100 non hanno saputo dare una risposta alla domanda.

La ricerca, giunta quest’anno alla sua seconda edizione, è stata compiuta su un campione di 2.362 ragazzi provenienti da 51 istituti superiori siciliani. Gli studenti, di età compresa tra i 16 e i 19 anni, hanno compilato un questionario di 46 domande, quasi tutte a risposta multipla. Confortante il giudizio dei giovani sulla mafia (per l’85% degli studenti siciliani, infatti, la criminalità organizzata è un fenomeno negativo e di ostacolo allo sviluppo della Sicilia mentre per 65 studenti su cento non bisogna sottostare al racket delle estorsioni), tuttavia c’è poca fiducia nella possibilità di piegare “definitivamente” boss e gregari: solo il 38% pensa che Cosa Nostra potrà essere sconfitta, mentre un parere negativo e’ stato dato dal 32% degli intervistati.

Alta la percentuale degli indecisi (30%). Per il 53% dei ragazzi Cosa Nostra è più forte dello Stato dove, secondo l’81%, si infiltra. Oltre la metà degli studenti (il 53,8%), inoltre, ritiene che lo Stato in Sicilia sia assente.

“Dall’indagine emerge una migliore conoscenza della mafia da parte dei ragazzi rispetto a pochi anni fa – spiega Vito Lo Monaco, presidente del Centro Pio La Torre -, ne parlano a scuola e in famiglia (il 73% dichiara di sapere che il fenomeno non e’ solo siciliano ma nazionale, ndr). Tuttavia esiste anche una sfiducia nella capacita’ dello Stato di sconfiggere i boss. I successi della magistratura e delle forze dell’ordine sono stati notevoli – aggiunge – ma i ragazzi percepiscono la mancanza di un’azione vera di contrasto da parte della politica”. Tra le personalita’ che hanno combattuto Cosa Nostra i piu’ ricordati sono Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Giovanni Paolo II e Pio La Torre.

L’intera indagine verrà presentata il 29 aprile al teatro Politeama di Palermo, in occasione del 27° anniversario dell’uccisione di Pio La Torre e Rosario Di Salvo. La manifestazione sarà conclusa dalla recita di un atto unico e inedito scritto per l’occasione da Vincenzo Consolo, dal titolo “Pio La Torre, orgoglio di Sicilia”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI