20 Luglio 2017, 12:23
2 min di lettura
BAD KLEINKIRCHHEIM (AUSTRIA) – Un ritardo di un anno e mezzo, ma
Eddy Gnahoré ce l’ha fatta diventando un nuovo giocatore del Palermo. Il trasferimento mancato quando era in forza alla Carrarese è soltanto un lontano ricordo, adesso il centrocampista è contendo della sua scelta e non vede l’ora di iniziare: “Un anno e mezzo fa sappiamo benissimo che nel calcio succedono cose che non si possono spiegare – racconta Gnahoré in conferenza stampa – ma ormai è tutto passato: sono qua e faccio parte di questa società.
Sono contentissimo e cercherò di dare sempre tutto, sia in campo che fuori.Sono diventato un po’ il deejay della squadra, provo a portare un po’ di entusiasmo e cerco di portare anche la “mia” musica. Io sono fatto così, sto sempre col sorriso e provo a portare positività”.
Gnahoré, che lo scorso anno ha giocato la Serie B con il Perugia, sa quali sono gli errori da non commettere in un campionato così lungo: “Sarà un campionato molto difficile, col Perugia abbiamo fatto bene e so di aver fatto un errore abbastanza importante l’anno scorso (contro il Benevento nei playoff, ndr): ho imparato tanto e sono cresciuto, so in che aspetto devo migliorare e cosa devo fare per non ripetermi. Posso fare bene sia in fase difensiva che offensiva, anche se preferisco quest’ultima. Sono pronto anche a sacrificarmi”.
Bisogna pensare al presente, e Gnahoré ha già iniziato ad allenarsi con quei compagni che appena qualche mese fa seguiva da lontano: “
Mi hanno impressionato tutti – ammette il francese – seguivo il Palermo ai tempi del Crotone per la corsa alla salvezza, dunque conosco già la maggior parte dei giocatori. Li ho trovati molto liberi, c’è un po’ di delusione e di amarezza, ma stiamo lavorando bene col pensiero a questa stagione. Cerchiamo di dare il massimo per tornare in A.
Ormai mi sono ripreso pienamente dall’incidente, questa cosa mi ha fatto capire quanto amo il calcio e ho una fame incredibile”.
Chiosa finale di Gnahoré sui suoi idoli: “Il Pogba del Palermo magari no, fa piacere ma non sono al suo livello. Abbiamo giocato insieme da piccoli, ma io cerco di essere Eddy Gnahoré. Paul è un grandissimo giocatore, un campione, ma sul piano del ruolo c’è forse qualcosa di simile. La mia famiglia è della Costa d’Avorio, ho sempre seguito Yaya Tourè con la nazionale. Ci sono caratteristiche simili tra noi due, ma mi ha fatto sognare quando ero più giovane”.
Pubblicato il
20 Luglio 2017, 12:23