15 Agosto 2017, 08:30
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PALERMO – Sette giocatori per soli due posti a disposizione. È questa l’attuale situazione a centrocampo del Palermo, considerando l’idea tattica del 3-4-3 che ha in mente Bruno Tedino. Due posti che, però, possono diventare anche tre come visto sabato scorso a Torino contro il Cagliari quanto il tecnico rosanero ha affiancato a Jajalo e Chochev anche il polacco Murawski. Tutti e tre non hanno giocato certamente la migliore partita della carriera, ma ad oggi la gerarchia è proprio questa: davanti a tutti i più “anziani” per permanenza in rosa, poi tutti gli altri. Oltre a Murawski, però, c’è un altro giocatore che scalpita per salire nelle preferenze di Tedino: si tratta di Eddy Gnahoré.
Il suo ingresso in campo contro il Cagliari, unito a quello di Nino La Gumina, ha letteralmente spaccato in due la partita. Anche se a Gnahoré non piace il paragone, lui è un giocatore alla Pogba che unisce sia qualità che quantità al centrocampo. La stazza fisica è proprio di quel tipo, e la differenza non si è vista soltanto all’esordio in rosanero ma già nelle due amichevoli contro gli sloveni dell’Ilirija a Bad e a Palermo contro il Monreale. Gnahoré si è confermato anche con un avversario di livello come il Cagliari e adesso, in vista della sfida di inizio campionato contro lo Spezia, si candida per una maglia da titolare. Ancora 10 giorni a disposizione per mettere in difficoltà Tedino nelle scelte.
Esce ridimensionato, invece, Radoslaw Murawski. L’ottimo esordio contro la Virtus Francavilla è stato ribaltato dalla partita anonima contro il Cagliari dove ha giocato 73 minuti, prima di dare spazio a Gnahoré. La differenza si è vista, ma siamo ancora a inizio campionato ed è presto per dare giudizi definitivi. Le coppie Jajalo-Chochev e Murawski-Gnahoré ipotizzate qualche settimana fa non sembrano fattibili, possibile che Tedino decida di affiancare a Gnahoré un giocatore che possa dare maggiore equilibrio alla manovra come Jajalo o Chochev.
Alle spalle di questi quattro che, usando un termine automobilistico, partono nelle prime due fila, ci sono altri tre giocatori. Uno si può già escludere, si tratta di Gennaro Ruggiero che Tedino stima molto per la voglia che mette in ogni singolo allenamento, ma considerando la giovane età (classe 2000) dovrebbe giocare la Primavera 2 con mister Scurto. Restano Petermann e Fiordilino, due giocatori che potrebbero tornare utili nell’arco della stagione vista la loro duttilità. Tedino ha espressamente chiesto che non vengano ceduti, un segnale forte per far capire che ci sarà spazio anche per loro.
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15 Agosto 2017, 08:30