25 Giugno 2018, 13:51
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CATANIA – Lavoro in nero e pessime condizioni sanitarie: guai per un gommista di Canalicchio. Nella mattinata odierna, Il personale del Commissariato Borgo-Ognina ha effettuato controlli mirati alla prevenzione e repressione degli illeciti in materia di sfruttamento dei lavoratori, sicurezza e salubrità dei luoghi di lavoro nonché in materia di autorizzazioni amministrative delle attività commerciali e regolarità dei relativi contratti di locazione. Particolare rilievo assume il controllo effettuato presso un’attività di gommista ubicata nel quartiere di Canalicchio; nella circostanza, sono state rilevate criticità per ciò che riguarda le degradate condizioni igienico sanitarie dei luoghi di lavoro, mancanza di attestato di formazione del personale dipendente, impianto elettrico non a norma e scarsa manutenzione della struttura. Inoltre, a seguito di attività investigativa immediata, è stata accertata la presenza di un dipendente intento a lavorare già da due anni, tutti i giorni dalle ore 07.30 alle ore 19.30, senza regolare contratto di lavoro e senza ferie e riposi settimanali né rimborsi di alcun genere. il dipendente, a fronte di 12 ore al giorno di lavoro, percepisce euro 1,80 l’ora (20/25 euro al giorno) ad eccezione dei giorni in cui vi è scarsa affluenza di clientela nel cui caso addirittura non percepisce alcun compenso. Il dipendente, un uomo di 60 anni, ha anche affermato di avere accettato tali reiterate misere e condizioni di lavoro poiché disoccupato e costretto dalla necessità di dovere mantenere un nucleo familiare di 6 persone; ha anche specificato di avere accettato tali svilenti condizioni di lavoro anche a seguito della promessa fattagli dal titolare di essere messo prima o poi in regola.
Per questi motivi, il titolare del dell’attività è stato indagato in stato di libertà per il reato di cui all’art. 603 bis c.p che punisce lo sfruttamento del lavoratore mediante approfittamento del suo stato di bisogno. Il titolare, in relazione ai reati in materia di sicurezza e salubrità sui luoghi di lavoro, è stato segnalato alla competente Asp Spresal e, per quanto riguarda gli illeciti in materia tributaria e di previdenza sociale, all’Ispettorato del lavoro e alla Guardia di Finanza. Ulteriore accertamento effettuato nella medesima zona di Canalicchio, ha consentito di appurare la presenza di un deposito di giacenza pneumatici (circa 400) senza la prevista autorizzazione e con inesistente contratto di locazione; per questo motivo, è stata informata la Guardia di Finanza, la Polizia Locale e l’Agenzia delle Entrate ed elevata una sanzione di euro 5.000 circa.
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25 Giugno 2018, 13:51