20 Aprile 2016, 17:48
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PALERMO – L’Ars ha votato a favore della mozione presentata dall’Mpa per il ritiro dell’accordo con il quale la Sicilia ha deciso di rinunciare ai contenziosi con lo Stato. Un atto di indirizzo su cui il governo aveva espresso parere contrario e che ora impegna l’esecutivo a ritornare sui propri passi rispetto all’accordo che era stato siglato tra Crocetta e il ministero dell’Economia.
Decisivi i voti degli uomini di Totò Cardinale. Cimino, Tamajo, D’Agostino e Lo Giudice, deputati di Sicilia Futura, hanno votato a favore della mozione. Ma a sostegno della proposta dell’Mpa anche altri esponenti della maggioranza. Tra i 37 voti a favore, infatti,si trovano anche i nomi di Alongi e Fontana dell’Ncd, e Sorbello dell’Udc. Tutti deputati che si sono quindi espressi in maniera contraria rispetto al Partito democratico che invece ha vota compatto contro la mozione.
Una mozione che era stata presentata ieri, quando la maggioranza era stata salvata dalla richiesta di verifica del numero legale da parte del capogruppo Pd Alice Anselmo. Troppo pochi i deputati in Aula e così il presidente di Sala d’Ercole, Giuseppe Lupo, era stato costretto a rinviare la seduta.
“Oggi è una giornata storica per il parlamento siciliano e per il popolo che rappresenta”, è il commento di Salvatore Lombardo dell’Movimento per l’autonomia. “Con il voto che ha approvato la mozione presentata dal Mpa, il governo Crocetta e la sua maggioranza trasformista a guida Pd escono sconfitti e dovranno ora tornare a Roma per cancellare il punto 6 dell’accordo del 5 giugno 2014 sottoscritto dal presidente, un accordo che aveva calpestato 60 anni di autonomia. Oggi – aggiunge – il Parlamento siciliano ne ha giustamente fatto una questione di dignità e orgoglio, su una vicenda che vale 5 miliardi di euro e apre una stagione fondata sullo smantellamento dell’impalcatura finanziaria di ruberie e saccheggi impostata negli ultimi anni dal governo regionale, con atteggiamento prono ai voleri del governo centrale. Oggi si avvia una stagione nuova proiettata ad una maggiore autonomia e capacità di autodeterminazione del popolo siciliano”.
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20 Aprile 2016, 17:48