Governo, Mattarella sceglie | Verso un premier "neutrale" - Live Sicilia

Governo, Mattarella sceglie | Verso un premier “neutrale”

Una road map per arrivare al voto in aula la prossima settimana. Altrimenti, voto in estate.

È il giorno del nuovo premier. Stando a molte indiscrezioni, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella indicherà oggi il nome del nuovo presidente del Consiglio, scelto per guidare il governo “neutrale” che ha proposto al termine del terzo giro di consultazioni. L’esecutivo “di tregua”, nelle intenzioni del Capo dello Stato, governerà il nostro paese per i prossimi sei mesi e traghetterà il Parlamento a nuove elezioni politiche, almeno all’inizio del prossimo anno. L’obiettivo – in teoria – è quello di scongiurare l’aumento dell’Iva, previsto nel caso in cui non si arrivi ad approvare la nuova legge Finanziaria in dicembre; in pratica, c’è anche l’intenzione di evitare il ripetersi di elezioni politiche nello stesso anno, situazione mai verificatasi nel nostro Paese e simbolo di un’Italia sempre più complicata e divisa.

Ai partiti sarà dato uno spazio di manovra, entro le 17: continua il pressing di Salvini su Berlusconi, affinché si trovi un compromesso con i 5 stelle e non vada in frantumi l’alleanza di centrodestra. Passata quell’ora, i giochi saranno sostanzialmente fatti.

Fonti quirinalizie confermano che Mattarella affiderà l’incarico esecutivo ad Elisabetta Belloni, diplomatica e segretario generale al Ministero degli Esteri, o, in alternativa al direttore generale della Banca d’Italia Salvatore Rossi.

Svelato il nome oggi, entro la fine della settimana il premier in pectore dovrebbe salire al Colle per riferire la lista dei nuovi ministri. Successivamente, si procederà al giuramento.

Da lunedì in poi, si aprirebbe la fase più delicata, alla ricerca della fiducia in Parlamento. Un passaggio davvero complicato, se si considera che la maggior parte delle forze politiche hanno già dichiarato la propria contrarietà al governo neutrale.

Il naufragio del nuovo esecutivo nelle aule parlamentari porterebbe probabilmente allo scioglimento delle stesse camere intorno al 18 maggio, dopo appena due mesi dall’insediamento. Trascorsi sessanta giorni, le nuove elezioni, che potrebbero quindi svolgersi il 22 luglio.


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