01 Settembre 2018, 07:01
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CATANIA – Per lui si tratta di un ritorno. Assessore del Comune di Catania lo è già stato, dal 2008 al 2010, nella prima giunta guidata da Raffaele Stancanelli. Una carriera che inizia ben prima – è consigliere circoscrizionale nel 1988 – e che passa dagli scranni del Consiglio comunale, alla presidenza della Commissione urbanistica. Esponente di Forza Italia, di cui è coordinatore provinciale, Giuseppe Arcidiacono è il delegato della giunta Pogliese, tra le altre cose, per i Lavori pubblici, Infrastrutture e Mobilità.
Impegnato, con alcuni colleghi, nella verifica strutturale di ponti e cavalcavia dell’area urbana, Arcidiacono spiega quali siano le priorità dell’attuale amministrazione, a cominciare dal Piano regolatore generale, documento di programmazione urbanistica che la città aspetta da mezzo secolo e sul quale vuole spendersi. “Data la mia competenza, quindici anni in commissione urbanistica – afferma – vorrei dare il mio contributo. Ricordo che l’ultimo Prg presentato e non adottato porta la mia firma. a breve Incontrerò Paolo La Greca e il direttore dell’Urbanistica, Biagio Bisignani, per chiacchierare con loro del futuro della città. Ne ho parlato con il sindaco e ci siamo posti un termine di due anni per l’adozione. Partiremo da quello elaborato dall’amministrazione Stancanelli e lo aggiorneremo”.
Programmazione urbanistica tra le altre priorità, dunque, come la messa in sicurezza della città tutta, a partire dalla mitigazione del rischio idrogeologico e dal controllo di ponti e cavalcavia, dopo i fatti di Genova.
Cosa ci può dire dello stato di salute dei nostri ponti?
Stiamo proseguendo nella verifica dello stato delle strutture, per vedere se è il caso di intervenire, azione che abbiamo avviato su tutta la città dopo i fatti di Genova. Abbiamo provveduto alla chiusura precauzionale di due ponti in Tangenziale, ma non ci sono altre zone che presentano problemi di sicurezza immediata, se non quello di evitare che i calcinacci vadano a finire sulle macchine. Abbiamo quindi pensato a un sistema di reti. Problemi di staticità, comunque, non ce ne sono.
Per quanto riguarda allagamenti e rischio idrogeologico, da dove state iniziando?
Beh, tutta Catania presenta criticità in questo settore. Stiamo iniziando dalla zona industriale, passando da qualle Nord-ovest, la parte alta della città, Barriera, Picanello e, in parte, quella storica, la più antica e quella che necessita di maggiori azioni. La rete idrica è perforata in quasi tutta la sua estensione, e questo ci espone a dei rischi molto alti. Al momento, stiamo facendo dei sopralluoghi: abbiamo iniziato i primi, alla zona industriale, dove siamo intervenuti a sistemare alcune criticità insieme all’assessore Porto. Stiamo poi lavorando al collettore che collega Catania con Acicastello. La scorsa settimana ho incontrato l’ingegnere Cocina, che mi ha delucidato su come i lavori stiano procedendo e, a breve, incontrerò il responsabile del progetto, Natale Zuccarello, che mi darà contezza sull’intera opera. Nelle prossime settimane, poi, incontrerò i referenti regionali che hanno la responsabilità del rischio idrogeologico per capire come provvedere, esiste una piattaforma, la Rendis,che ha il compito di verificare il rischio in tutta l’isola, compresa Catania.
Quali le grandi opere in programma per Catania e quali le priorità?
Stiamo cercando di porre tutto sullo stesso piano temporale. Abbiamo il progetto di finanza per la realizzazione del secondo cimitero, un progetto importante in itinere, poi ce n’è uno sul centro commerciale all’ingrosso, che prevede aree ampie per i grandi eventi, nella zona di Passo del Fico, e poi c’è la questione parcheggi. La regione ha a disposizione circa 100 milioni per tutta la Sicilia, di cui 23 pare siano destinati a Catania. Inizieremo con il parcheggio Sanzio, ma sono altri – li avevamo previsti nel 1999, quando ero presidente della Commissione urbanistica – quelli strategici. San Nullo, Aci Castello, Zia Lisa, Fontanarossa, I finanziamenti sono previsti per progetti inseriti nella programmazione urbanistica e collegati al trasporto pubblico urbano, per ridurre al minimo il numero di auto in città.
Niente per quanto riguarda il trattamento dei rifiuti?
Dalla Regione ci hanno chiesto di individuare un’area per un impianto di compostaggio e, con l’assessore competente, si sta valutando la questione.
Che progetti avete per la mobilità?
Per quanto riguarda la ciclabilità, abbiamo un finanziamento per ottimizzare la pista ciclabile del lungomare e per quella di via Sturzo. Ci sono fondi inseriti nel Patto per Catania per una pista ciclabile a Librino ed è intenzione di questa amministrazione collegare la pista del lungomare con quella della playa attraverso il porto. Ma c’è anche un progetto con Ferrovie dello Stato per realizzare alcune fermate in città, a San Cristofoto, in via Plebiscito.
A proposito, che può dirci in relazione al raddoppio ferroviario? E in relazione alla Viabilità di scorrimento Europa – Rotolo?
Per quanto riguarda il raddoppio, mi hanno confermato che il progetto è pronto e siamo molto avanti, con il centro storico salvo e con il passaggio sotto il sedime portuale. Una lotta che è partita anni fa e che ha dato i suoi frutti. Per la via de Gasperi, i lavori procedono e saranno completati a breve. Sto pensando a realizzare una scalinata per collegare il parcheggio che Ferrovie dello Stato mi darà a breve e che potrebbe essere utilizzato per chi vuole vivere il borgo di Ognina e liberare tutta quella zona. Resta l’idea di recuperare il lungomare, altra priorità di questa amministrazione.
Infine, che può dirci sulla zona industriale?
Una grande criticità, senza dubbio. Ma abbiamo intenzione, in questi cinque anni, di farla diventare una vera zona industriale. E una priorità anche questa. Ogni soggetto coinvolto o portatore di interessi, però, dovrebbe contribuire per i servizi che noi dobbiamo dare ma dove la compartecipazione resta fondamentale. Farò una proposta alle associazioni e potrebbe funzionare.
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01 Settembre 2018, 07:01