Grasso alla festa di Addiopizzo: | “Denunciare le estorsioni paga”

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18 Maggio 2013, 16:55

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PALERMO – Anche da presidente del Senato, Piero Grasso non ha fatto mancare la sua presenza al week end del consumo critico, la festa organizzata dal Comitato AddioPizzo che ogni anno riunisce commercianti e associazioni che hanno detto no alla mafia. L’ormai ex procuratore nazionale antimafia, infatti, partecipa alla manifestazione, dal 2004. “Vedo – dice Grasso – che dai primi 100 commercianti che hanno aderito sin dagli esordi al comitato Addiopizzo, di strada se n’é fatta e il numero di operatori aumenta sempre di più. Ora bisogna coinvolgere maggiormente le borgate, le periferie e i mercati rionali della città”

Ogetto delle domande dei cronisti non potevano che essere le nuove rivelazioni sull’agenda rossa di Paolo Borsellino. “Sono uno che tiene sempre ad accertare la verità, a cercare verità e giustizia. – continua il presidente del Senato – Quindi, qualsiasi passo in avanti si può fare per me è un fatto positivo comunque”. E sulla trattativa Stato-mafia: “Dopo aver ascoltato tanta gente nella mia vita non posso che essere disponibile a mia volta ad essere ascoltato”.

Grasso poi ha parlato delle problematiche nazionali che affliggono il Governo Letta, prima fra tutte la possibilità di varare le riforme. “Spero che in questa legislatura possiamo varare le riforme di cui il Paese ha bisogno – dice –  Ma le priorità sono i principali problemi, dal lavoro all’economia, dai giovani agli esodati ai disoccupati. Bisogna riuscire a diminuire i costi della politica ed avere una riforma istituzionale che consenta a questo Paese di andare avanti”.

Il presidente del Senato ha visitato gli stand dei commercianti, e questa mattina ha salutato a lungo Pina Maisano Grassi, vedova dell’imprenditore che coraggiosamente, per primo, denunciò l’oppressione del racket e per questo fu ucciso dalla mafia nel 1991, oggi presente alla fiera con lo stand di tessili dell’azienda di famiglia. Poi un giro tra gli operatori pizzo-Free dell’area ristorazione, su tutti lo stand ‘Flash dance’ della famiglia Scimeca, di Caccamo; i titolari dell’attività, vittime d’estorsione, sono stati i primi che nel 2005 hanno contattato il comitato Addiopizzo. “I cittadini oggi scelgono con consapevolezza il consumo critico”, aggiunge il presidente del Senato che sottolinea l’importanza di una scelta simile in un momento in cui “le priorità del Paese sono l’economia pulita, il lavoro, i disoccupati, i giovani.

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18 Maggio 2013, 16:55

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