27 Aprile 2018, 05:06
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CATANIA – “Stiamo aspettando la certificazione”. Si limitano a queste parole i commenti dei rappresentanti del Movimento 5 Stelle catanese, quei pochi che non rispondono con un “no comment” alla domanda sul perché la campagna elettorale dei pentastellati stenti ancora a partire, nonostante si voti tra appena 40 giorni. La pratica per ottenere la certificazione sarebbe infatti ferma a Milano e peserebbe sul rischio di bissare il flop del 2013, quando fortissimi a livello nazionale i Cinque stelle etnei non sono riusciti a superare il 3 per cento, restando fuori da ogni tipo di istituzione.
Una consapevolezza prima di tutto degli attivisti che, secondo i ben informati, avrebbero i nervi a fior di pelle proprio per il mancato via libera alla candidatura di Giovanni Grasso, il professore del liceo musicale che nel mese di marzo è stato votato dal meetup di via Filocomo, superando di pochissimo l’avvocato Matilde Montaudo. “Il ritardo ci crea non pochi fastidi – commenta Mario Giarrusso, senatore pentastellato fresco di conferma a Palazzo Madama – e ci sembra che vi sia mancanza di rispetto nei confronti degli attivisti e, in generale, del Movimento 5 stelle di Catania”.
Non usa mezzi termini Giarrusso, dunque, per evidenziare come questo ritardo pesi e non poco sul Movimento, soprattutto a poco più di un mese dal voto. Il rischio evidente è quello di non riuscire a recuperare il gap rispetto agli altri candidati che da tempo hanno avviato la campagna elettorale. In un momento, oltre tutto, dove le spaccature e i riposizionamenti di molti potrebbero aprire varchi inaspettati.
In attesa della certificazione, che dovrebbe consacrare il professor Grasso definitivamente candidato sindaco pentastellato, sembra si sia definitivamente composta la presunta spaccatura all’interno del Movimento che si sarebbe creata subito dopo la scelta di Grasso. Anche in questo caso, a spiegare come starebbero le cose è il senatore Giarrusso. “La questione si è composta immediatamente – conferma – tanto che proprio il professor Grasso ha indicato la Montaudo come numero due di un’eventuale Giunta”.
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27 Aprile 2018, 05:06