I grillini e la graticola ‘dimezzata’ | I forfait ‘sgonfiano’ il M5s

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09 Gennaio 2017, 19:09

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PALERMO – Cinque aspiranti allo scettro di candidato sindaco, designati da appena 524 ‘grandi elettori’, e soltanto tre partecipanti al confronto pubblico della ‘graticola’. I conti non tornano in casa Movimento cinque stelle Palermo, dove questa sera si celebrerà l’atteso dibattito tra i vincitori del primo turno delle ‘comunarie’ e gli attivisti che potranno quindi toccare con mano l’effettivo spessore dei papabili concorrenti alla poltrona più importante di Palazzo delle Aquile. Un confronto però dimezzato visti i forfait di due dei cinque candidati: Igor Gelarda e Tiziana Di Pasquale non ci saranno e la sfida perde inevitabilmente appeal.

Nel corso dell’appuntamento di questa sera al cinema De Seta, ai Cantieri culturali della Zisa, infatti, saranno soltanto in tre a salire sul palco: l’architetto Giulia Argiroffi, l’ingegnere Giancarlo Caparrotta e l’avvocato Ugo Forello. Non ci sarà Di Pasquale, che si è tirata fuori definitivamente dalla competizione, e non ci sarà Gelarda, il poliziotto sindacalista bloccato da una legge datata 1981 che impedisce a un rappresentante delle forze dell’ordine di partecipare a manifestazioni politiche senza aver chiesto l’aspettativa dal lavoro. La legge, quella dello Stato, parla chiaro, ma in casa Movimento 5 stelle non c’è la stessa chiarezza. La mancata partecipazione di Gelarda, che questa sera assisterà comunque all’evento, non preclude all’agente di polizia il percorso delle ‘comunarie’ ma non rappresenta di certo un bel biglietto da visita per un avvenimento che dovrebbe cementare la base e i candidati dopo mesi di faide e polemiche. Lo stesso poliziotto, inoltre, avrebbe potuto chiedere l’aspettativa da tempo viste le velleità politiche.

Nessun impedimento a Gelarda da parte regolamento per il semplice fatto che un regolamento scritto non c’è. “Quello di Gelarda è un caso limite – fanno notare da più parti all’interno del Movimento -, la ‘graticola’ è un procedimento che non è mai stato regolamentato nero su bianco”. Sono in tanti, in queste ore, a chiedersi se sia corretto lasciare in corsa un candidato che non ha ancora affrontato di petto le domande della base e che non ha ancora chiesto le autorizzazioni necessarie alla ‘discesa in campo’. Il suo legale, Enrico Sanseverino, ha rinviato ogni scelta al risultato del secondo turno: “Se dovesse essere il candidato più votato alla carica di sindaco del M5s per le amministrative, Gelarda potrà accettare la candidatura chiedendo l’aspettativa dal lavoro che per legge deve essere concessa”.

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I cavilli da codice, dunque, sono sistemati ma in assenza di una richiesta di aspettativa dal servizio, che se fosse arrivata anzitempo avrebbe evitato il sorgere del problema, le questioni politiche restano tutte sul tavolo. La ‘graticola’ sarà un vero e proprio stress test per gli altri tre candidati: si partirà con un pacchetto di cinque domande uguali per tutti e già confezionate dall’organizzazione, con un tempo di risposta di due minuti per ogni quesito, per poi proseguire con le domande selezionate tra gli attivisti e concludere con un faccia a faccia di cinque minuti col moderatore della serata. Test che metteranno a dura prova i nervi dei partecipanti mentre Gelarda sarà in platea ad ascoltare perchè la presenza di una legge gli ha impedito di partecipare al confronto e l’assenza di un regolamento gli ha consentito di evitare le domande.

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09 Gennaio 2017, 19:09

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