07 Novembre 2015, 12:51
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CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – Persa praticamente subito l’imbattibilità casalinga, l’Orlandina cerca il secondo colpo esterno per riscattarsi. A Caserta l’imperativo è dimenticare Varese, ma soprattutto dimenticare una prestazione non da Orlandina, almeno non da quel che si è visto nelle prime sfide di campionato. Ancora una volta, però, è l’infermeria a mettere i bastoni tra le ruote a Giulio Griccioli. La Betaland dovrà infatti fare a meno di Vlado Ilievski, che si aggiunge alla lista degli indisponibili, nella speranza di poter recuperare Bowers per qualche scampolo di gara: “Degli incidenti di percorso possono capitare – taglia corto il coach – noi ci siamo allenati di conseguenza per ovviare alle assenze e fare una partita nella quale dovremmo dare più del 110% per portare a casa la vittoria. Non possiamo sempre pensare agli assenti”.
Nessun alibi, dunque, in vista della partenza per Caserta. Non contano gli assenti e non conta soprattutto l’enorme affidamento fatto sui giovani presenti in squadra. Una necessità che sarà maggiore domenica, quando il solo Laquintana potrà ricoprire il ruolo di playmaker: “Dobbiamo lavorare più del previsto per agevolare l’inserimento dei ragazzi nei meccanismi – ha ammesso Griccioli -. Avevamo previsto per loro un futuro vicino alla prima squadra, ma non così presto. Noi abbiamo considerato tutte le possibili conseguenze della nostra scelta e intendiamo seguire ancora questa strada, guardando sempre al futuro”.
Un progetto che per l’Orlandina “rischia” di diventare brillante già nel presente. La classifica, d’altronde, parla chiaro, anche se si tratta solamente di inizio stagione. Senza un elemento di esperienza internazionale come Ilievski e in attesa di riavere Bowers a pieno regime, toccherà ancora ai vari Perl e Laquintana fare da supporting cast al blocco d’esperienza della squadra: “La nostra idea è sempre stata quella di creare qualcosa che non si esaurisse al termine della stagione – precisa il tecnico toscano – cosa che per noi è un obiettivo difficile, ma molto più gratificante. Lavoriamo di più per farcela, ma queste prime partite ci dimostrano che non stiamo perdendo tempo”.
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07 Novembre 2015, 12:51