Grillini in subbuglio | Il giallo dell’assemblea

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24 Febbraio 2014, 17:39

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PALERMO – Il post apparso ieri sul blog di Beppe Grillo non ha affatto chiuso la vicenda della ‘sfiducia’ ai due senatori ‘dissidenti’ del Movimento 5 Stelle, Francesco Campanella e Fabrizio Bocchino. Anzi: dopo che la notizia dell’espulsione – data dal meetup di Palermo già qualche giorno fa – è rimbalzata anche sul blog web del guru dei Cinquestelle (che, in pratica, si è così schierato contro i senatori siciliani), il “Grillo di Palermo” ha convocato un’assemblea “SOLO per attivisti”, come si può leggere nel sito del meetup.

Un incontro che, però, è stato già smentito dalla ‘fazione’ che fa riferimento all’ex capogruppo alla Camera Riccardo Nuti. A quanto pare, i parlamentari hanno appreso dalla stampa dell’assemblea di stasera, e infatti i “portavoce” eletti non parteciperanno a quello che (dicono) essere un incontro convocato da uno dei ‘sostenitori’ di Campanella e Bocchino, l’avvocato Francesco Menallo.

Sul banco degli imputati, ci sarà l’ormai famosa ‘mozione di sfiducia’ ai due senatori. Un documento che, però, secondo Campanella “non è stato mai discusso con il meetup di Palermo, ma presentato da una decina di attivisti tra di loro amici e parenti dei deputati e che sono gli unici ad avere le password d’accesso a blog e social network, e perciò ne fanno quello che vogliono”. E, a dimostrazione di questo, per Campanella ci sarebbe il fatto che a poche ore dalla ‘sfiducia’, “ben 45 attivisti hanno firmato una lettera in mio sostegno, lettera che non è mai stata pubblicata, visto che sbugiardava la minoranza che vuole estromettermi”.

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Ma la ‘minoranza’ non si ritiene tale, e chi vuole i due senatori fuori dal Movimento racconta di un’assemblea provinciale fatta a fine gennaio in cui si sarebbe anche votata la mozione. “Tutte falsità”, per il senatore palermitano: “Ero presente in quell’occasione e non si è votato nulla”, racconta. A conferma di questa versione, sui social network girano dichiarazioni di alcuni attivisti del meetup di Palermo, come ad esempio quella di Filippo Bellanca, che scrive: “A prescindere dal merito del post (quello pubblicato sul blog di Beppe Grillo, ndr), posso testimoniare che è basato su una falsità: il meetup ‘Il Grillo di Palermo’, non ha mai votato un comunicato che sfiduciava i due senatori Bocchino e Campanella. Il comunicato è stato redatto e pubblicato da una minoranza di attivisti, circa una dozzina su 110, che avendo le credenziali di amministrazione del meetup e del sito web si sono impadroniti di tutte le piattaforme informatiche ed hanno escluso tuti gli altri. Da circa un mese facciamo a Palermo una lotta per ritornare a ristabilire i canoni di una gestione democratica, abbiamo coinvolto i deputati regionali e nazionali, abbiamo indetto diverse riunioni per risolvere la questione, abbiamo firmato un comunicato, con nomi e cognomi, per spiegare la situazione. Il risultato è questo post”.

E, dopo la presa di posizione di Grillo, sono diventate sempre più insistenti le voci di una spaccatura interna al gruppo dei grillini palermitani. Se queste saranno confermate, una parte degli attivisti del Movimento potrebbe fuoriuscire dal meetup. Ma per Campanella una sola cosa è certa, al momento: “Non ce ne andremo in silenzio”.

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24 Febbraio 2014, 17:39

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