11 Dicembre 2012, 16:57
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PALERMO- “I Grillini iniziano la rivoluzione e si alleano con i lombardiani, saranno sicuramente inesperti ma hanno imparato subito la politica degli inciuci e delle lottizzazioni”. A dichiararlo è Salvino Caputo, parlamentare regionale del Pdl in merito alla votazione che si è svolta all’Assemblea Regionale Siciliana per eleggere i due vicepresidenti del Parlamento siciliano. “Un’elezione che sul lato strettamente politico dimostra – dichiara Caputo – che il Pdl ha votato in modo compatto mantenendo gli impegni e le intese raggiunte, mentre i neo deputati del movimento 5 stelle – continua Caputo – hanno adottato il metodo della politica dell’inciucio”.
Analogo il commento del capogruppo del Mpt all’Ars, Nello Dipasquale: “I grillini che gridano allo scandalo inciuci, oggi hanno eletto il vice presidente dell’Assemblea regionale grazie all’inciucio avendo ottenuto anche i voti degli autonomisti di Raffaele Lombardo”.
“Un grillino eletto coi voti di Lombardo e Miccichè, sai che spettacolo!!!”, scrive su Twitter il leader dell’Udc siciliana Gianpiero D’Alia, commentando a caldo l’esito del voto choc di Sala d’Ercole.
“Con l’elezione dei due vicepresidenti dell’Ars, rispettivamente del M5S e del PdL, si è proceduto nel rispetto del regolamentoa garantire la rappresentanza proporzionale dei gruppi sulla base della loro consistenza, senza esclusioni di tipo politico che avrebbero danneggiato l’immagine dell’Assemblea Regionale”. E’ quanto afferma in una nota il gruppo parlamentare all’Ars del Partito dei Siciliani. “Ai deputati del Movimento per il Territorio – aggiungono i deputati autonomisti – che, probabilmente interessati ad incassare poltrone che non sono di loro competenza, ci accusano di avere votato per il vicepresidente Venturino, rispondiamo che abbiamo solo perseguito il rispetto delle regole che prevedono la rappresentanza dei gruppi sulla base della loro consistenza, senza esclusioni o veti politici. Nessun accordo sottobanco, come invece evidentemente sono già abituati a fare quelli di Territorio che, eletti in una lista hanno subito formato un gruppo diverso utilizzando persino un transfuga”.
“Anche ai “grillini” è richiesto un profilo istituzionale, soprattutto quando si elegge uno di loro a vicepresidente vicario dell’Ars. A Palazzo dei Normanni si rischia, invece, la farsa o che dir si voglia le sceneggiata tra annunci e rinunce che sarebbe meglio trasformare in fatti, e per quanto riguarda i cinquestelle, e per lo stesso presidente Rosario Crocetta. Fin qui abbiamo assistito ad un mero consociativismo, quello classico e tanto disprezzato, che ha permesso agli eredi del vecchio governo ed ai sodali di Grillo e Crocetta di mettersi insieme quasi per voglia irresistibile di provocare scatafasci in un Aula dove non c’è una vera maggioranza o forse v’è una finta opposizione”. Lo afferma Pippo Gianni, deputato regionale del Cantiere popolare.
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11 Dicembre 2012, 16:57