06 Maggio 2014, 19:30
3 min di lettura
PALERMO – Ha attraversato la folla senza mai scendere dall’auto e ha dribblato giornalisti e telecamere. A poco più di un anno di distanza dall’ultima tappa palermitana, Beppe Grillo torna a riempire piazza Politeama: stesso luogo, stessa “causa”. “Questa volta, però, sono venuto in aereo – scherza appena salito sul palco – e non a nuoto”.
In ballo, stavolta, c’è il voto delle europee, e il leader del Movimento 5 Stelle ormai non ha più alcun dubbio: “Siamo all’89 per cento, vinceremo le europee e se otterremo anche un solo parlamentare in più del Pd andremo al Quirinale e allora il vecchietto dovrà scegliere”. Il tempo di salutare i candidati della lista a Cinque stelle e Grillo passa subito all’attacco, un comizio durato un’ora circa. Renzi, Berlusconi, il presidente della Camera Laura Boldrini.
Il “guru” genovese ne ha per tutti, ma soprattutto per il Partito democratico. Una parola, poi, la spende anche per il presidente della Regione, Rosario Crocetta: “In questa situazione disastrosa, qui all’Ars i nostri ragazzi devono fare i conti anche con uno che è stato capace di sfiduciarsi da solo. Basta, il governatore deve andare via”. Poi subito sotto con l’attacco all’ex premier Silvio Berlusconi: “Lo psiconano dice che sono cattivo? Si, è vero. Sono cattivo, anzi cattivissimo. contro lui e i suoi amici che hanno rovinato questo Paese”, ha aggiunto. Il premier Matteo Renzi? “Un bugiardo”.
“La peste nera è diventata rossa, si è insinuata come 80 euro al mese alle famiglie – dice l’ex comico genovese – . Ieri guardando la tv ho visto i funerali della Repubblica italiana in diretta: dov’era lo stato? Sugli spalti o sotto? Genny ‘a carogna sotto e Renzi ‘a menzogna sopra. Si ritroveranno insieme al Pd e faranno leggi insieme”. E poi ancora: “Io sono andato da Renzi con tutta la buona volontà di parlare, ma lui mi ha detto di non voler nulla da me, solo sentire cosa aveva da dire. E io? Dovevo stare a sentire uno che mente pure a sua madre? Io rappresento 10 milioni di italiani, e lui chi rappresenta? A lui non l’ha eletto nessuno. La secessione? Colpa del Capo dello Stato, che riceve un condannato come Berlusconi al Quirinale”.
Ma Grillo ne è sicuro: “Noi governeremo questo Paese. Per questo mi odiano e ci odiamo così tanto”. Poi l’attacco ai giornalisti: “Fanno dossier su di me e su Casaleggio – tuona il leader Cinquestelle dal palco – , De Benedetti mi chiama ‘fascistello’, ma è questo sistema di informazione ad essere fascista. I giornalisti? Sono ‘The walking dead’, mi seguono dappertutto, pure fuori dall’albergo, mi fanno domande su domande e non vogliono le risposte, perché di informare non gliene frega niente”.
Il leader del Movimento cinque stelle tocca anche il tema dell’autorizzazione a procedere per Francantonio Genovese: “Lo devono arrestare per la storia dei corsi di formazione. Ha preso quasi ventimila preferenze. E’ in Parlamento, si deve processare, e allora ‘l’Addolorata’ Boldrini deve calendarizzare il voto per l’arresto. Secondo voi lo farà prima o dopo le elezioni? Se lo calendarizza dopo vuol dire che usa le sue ventimila preferenze”. Dal palco di Palermo, Grillo è tornato a parlare anche di mafia: “La vedo dal mio punto di vista: ha fatto un salto di qualità. I figli dei mafiosi hanno la giacca e la cravatta e hanno fatto il master ad Harvard, ora sono nei consigli di amministrazione. La mafia è dove ci sono i soldi”. Alla fine è il turno dei candidati. Grillo, infondo, è in Sicilia per loro. “Dall’ultima volta che sono venuto qui qualcosa è già cambiato – dice – ed è merito nostro. E allora ve li presento, questi ‘improponibili’: guardateli, sono tutti incensurati”.
Pubblicato il
06 Maggio 2014, 19:30