06 Febbraio 2018, 16:32
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PALERMO – Un candidato del Movimento cinque stelle che difende senza se e senza ma i vaccini perché “scienza e medicina – afferma – non possono mai essere democratiche”, e il fondatore dei pentastellati Beppe Grillo che bolla quella frase come “una cosa talmente ovvia che non dovrebbe neppure essere detta”. Dopo la svolta grafica e sostanziale che ha slegato il suo blog dal destino del M5s, Grillo torna a trattare temi d’attualità ma le sue posizioni rischiano di mettere in difficoltà i grillini alla vigilia delle elezioni Politiche.
Accade così che il post del comico genovese, tra una critica al credo del 3% inteso come tetto del rapporto deficit/Pil e una stilettata al “razzismo del pensiero” che si starebbe diffondendo in Europa, si soffermi sul tema delle vaccinazioni, già oggetto di un intervento alcuni giorni fa da parte di Giorgio Trizzino, medico palermitano candidato nel collegio uninominale ‘Palermo-Libertà’ per la Camera proprio coi pentastellati. “A proposito di vaccini voglio ricordare che scienza e medicina non possono mai essere democratiche in quanto la verità in questi campi non è quella dettata dalla maggioranza degli esperti del settore”, le parole del medico. “Entrambe si devono basare sulle evidenze scientifiche – aggiunge -. Quindi coloro che cavalcano l’idea che il vaccino sia un optional e non una necessità per la salute individuale e collettiva, che si possa affidare la sua attuazione a una decisione personale legata al rispetto di una presunta ‘libertà di scelta’, dimostrano di non conoscere né riconoscere quale ruolo rivoluzionario abbia giocato, nella lotta alle malattie infettive, l’introduzione della pratica vaccinale”.
Parole che stridono con quelle messe nero su bianco da Grillo: “C’è chi ripete e sostiene che ‘la scienza non può essere democratica’, è una cosa talmente ovvia che non dovrebbe neppure essere detta – afferma Grillo, che comunque non fa riferimento esplicito a Trizzino -. Ma se lo si afferma facendo politica, in un paese democratico, la frase ha tutto un altro senso. Quindi anche la politica non è più democratica? Devi essere obbligato a vaccinarti perché lo dice la scienza! Un ossimoro che salta agli occhi e te li acceca”. Il pensiero del ‘garante’ è chiaro: “Obbligare oppure non obbligare è politica, fare vaccini sempre migliori è scienza”.
E se da un lato Trizzino è perentorio nell’affermare che la scienza non è un fatto di democrazia, Grillo obietta: “Pensavo che la scienza fosse dubbio, fosse fatta di domande e non di risposte sclerotizzate”. Due posizioni apparentemente inconciliabili che finiscono inevitabilmente in campagna elettorale, con il segretario del Pd siciliano, Fausto Raciti, che sottolinea il contrasto tra il pensiero del comico genovese e quello del candidato M5s in tema di vaccini: “Alla luce delle parole di Grillo la candidatura di Trizzino a Palermo è una truffa bella e buona – sostiene Raciti – visto che lo ha appena sconfessato politicamente e professionalmente”. Raciti invita dunque il fondatore e garante del M5s a “non saltellare su un palco propagandando tesi antiscientifiche contro i vaccini”. Una risposta anche all’accusa lanciata da Grillo: “Il Pd ha piazzato tra i suoi slogan che ‘è a favore della scienza’ e in molti si sentono Piero Angela in pectore”.
E se per Trizzino “i pregiudizi sui pericoli legati alle vaccinazioni e i ritardi sull’attuazione del piano che ne autorizza l’obbligo per la popolazione scolastica non hanno ragione di essere”, Grillo critica la visione di un mondo fatto “di cose esatte davanti al quale bisogna inginocchiare la democrazia”: ecco perché, secondo il comico, “sembrano non esserci dubbi sul vaccinare obbligatoriamente tutta l’Italia”. Il dubbio da un lato, la fiduciosa certezza nella medicina convenzionale dall’altro: “Serve un’adeguata e corretta informazione – sostiene il medico in lista col M5s -, un’alleanza conoscitiva senza preconcetti e pregiudizi per non sprecare le opportunità che la medicina offre oggi a tutti per la tutela della salute”. Una certezza che Grillo, nel suo post, non ha: l’unica sicurezza che il comico genovese rispolvera arriva sul finale del post: “L’omologazione del pensiero sta facendo molti sforzi per vincere queste elezioni”.
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06 Febbraio 2018, 16:32