08 Marzo 2013, 19:15
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FIUMEFREDDO DI SICILIA – Dovrà rispondere di abuso d’ufficio in concorso l’ex sindaco di Fiumefreddo di Sicilia Sebastiano Nucifora, rinviato a giudizio insieme all’ex dirigente comunale dell’area lavori pubblici, Giuseppe Vecchio. Secondo l’accusa i due pubblici ufficiali avrebbero procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale alla ditta locale “Costruzioni Meccaniche Speciali”, affidandole senza alcuna gara d’appalto il servizio di manutenzione della condotta idrica comunale. Sotto la lente d’ingrandimento le 33 ordinanze sindacali con le quali Nucifora, dal 2006 al 2008, affidò con somma urgenza all’azienda tutti i lavori di riparazione. Alle ordinanze si aggiungono anche 18 delibere approvate dalla giunta e 10 determine firmate dall’allora dirigente Giuseppe Vecchio con le quali, tra il 2009 e il 2010, fu dato incarico sempre alla stessa ditta di intervenire per riparazioni all’acquedotto. Il giudice Giovanni Cariolo, nel decreto che dispone il rinvio a giudizio, scrive che “le continue rotture e perdite dell’acquedotto comunale non potevano in alcun modo considerarsi eventi eccezionali e che quindi avrebbero dovuto essere fronteggiate con una gara pubblica”.
Affidamenti diretti che, dal 2006 al 2010, sarebbero costati all’Ente oltre 630mila euro. Ma l’ex sindaco si difende dalle accuse, tramite il proprio legale Walter Rapisarda che dichiara: ” L’unica possibilità di fronteggiare una situazione di obiettivo pregiudizio per la pubblica incolumità e per l’igiene pubblica era quella di fare ricorso all’adozione di provvedimenti di affidamento in somma urgenza. Che l’amministrazione comunale – prosegue ancora Rapisarda – non fosse animata dall’intento di favorire alcuno sarebbe dimostrato dal fatto che nel 2005 fu indetta una gara pubblica per l’affidamento del servizio di manutenzione ordinaria delle rete idrica, all’esito della quale venne dichiarata aggiudicataria una ditta diversa da quella che oggi si assume illegittimamente favorita. Tale ditta – conclude l’avvocato – rifiutò di eseguire i lavori, asserendo che si trattava di interventi specialistici che esulavano dalla manutenzione ordinaria”.
Marco Alosi, attuale sindaco del comune ionico, ha dichiarato: “Sono vicende che dispiacciono e spero che entrambi possano chiarire la loro posizione. Noi – conclude Alosi – stiamo valutando comunque se costituirci parte civile”. Per l’ex primo cittadino, oggi consigliere comunale di minoranza, e per Giuseppe Vecchio il processo si aprirà il 24 settembre davanti ai giudici della Terza sezione penale del Tribunale di Catania. Ma non si tratta dell’unico guaio giudiziario per Sebastiano Nucifora che già il prossimo 16 aprile comparirà in aula per difendersi da un’altra accusa di abuso d’ufficio, questa volta in concorso con Giuseppe Siligato, presidente dell’associazione Sole & Mare. Secondo la Procura di Catania nell’agosto del 2010 l’ex primo cittadino avrebbe concesso, con un provvedimento illegittimo perché di competenza del funzionario responsabile del servizio, all’associazione di Siligato di allestire una mostra con stand lungo la strada provinciale Riposto-Schisò, senza l’autorizzazione della Provincia Regionale di Catania. Non sarebbe stata indetta, inoltre, alcuna gara d’appalto per la scelta del concessionario che, senza pagare alcun canone per l’uso del suolo pubblico, avrebbe riscosso somme dai titolari degli stand, ottenendo così un ingiusto vantaggio patrimoniale.
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08 Marzo 2013, 19:15