“Guardiania” nelle campagne |Assolto Giuseppe Bivona

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22 Aprile 2015, 17:09

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CATANIA – E’ stato assolto Giuseppe Bivona. Per il Tribunale di Catania il 52enne non è colpevole di estorsione aggravata dal metodo mafioso perchè “il fatto non sussiste”. Non accolta dunque la richiesta del pm che aveva chiesto una condanna a otto anni di reclusione. Bivona era finito in carcere a dicembre del 2013: i carabinieri lo avevano arrestato per l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip. Il 53enne era ritenuto responsabile di aver commesso delle estorsioni aggravate nei confronti dei proprietari di terreni agricoli di contrada Vituro–Pernigotto, ad Adrano, con l’imposizione alle vittime della “guardiania” con cui – secondo la ricostruzione della Procura – Bivona avrebbe garantito sicurezza ed “evitato ogni tipo di problema”.

Giuseppe Bivona torna libero dopo aver trascorso 15 mesi in carcere. “Dopo più di un anno il Tribunale di Catania fa luce su una questione particolare e molto sentita nella provincia etnea ovvero il fenomeno della Guardiania – commenta il legale di Bivona, l’avvocato Francesco Messina. Il collegio ha assolto il Bivona aderendo in pieno alla tesi difensiva  – aggiunge – secondo la quale quando la guardiania non è accompagnata da costringimenti di ogni sorta, diretti o indiretti, non costituisce reato ma un servizio alla stregua di quello offerto dagli istituti di vigilanza, con la peculiarità di fondarsi – spiega ancora – su una lunga e consolidata tradizione risalente alla cultura contadina”.

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Avv. Francesco Messina

Il difensore Francesco Messina valuterà se avviare un’azione legale per un eventuale risarcimento. “Vista l’importanza della pronuncia assolutoria – conclude l’avvocato Francesco Messina –  e il periodo di durata della misura cautelare ci si riserva la facoltà di agire per il ristoro dei danni patiti dal Bivona durante e causa di una cosi lunga e ingiusta detenzione”.

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22 Aprile 2015, 17:09

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