Guardie giurate, oggi| la protesta in Prefettura

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28 Aprile 2014, 20:56

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PALERMO – Una giungla di contratti diversi applicati ai lavoratori, appalti al ribasso che incidono sul costo della manodopera, servizi svolti da altre categorie non autorizzate: sono tempi duri per le 10 mila guardie giurate siciliane, di cui oltre 3.500 solo a Palermo, alle prese con un settore dove regna l’assenza di regole. I lavoratori oggi hanno protestato a Palermo chiedendo un incontro al prefetto, che ha assicurato un suo intervento.

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“Anche le associazioni datoriali – spiega Marianna Flauto – segretario generale della Uiltucs – si sono dette disponibili a sedersi a un tavolo per dettare delle regole chiare, condivise da tutti, con le quali si stabiliscano quali servizi debbano essere affidati alla vigilanza privata e quali ad esempio al portierato e stabilendo che debba essere applicato e rispettato il contratto della vigilanza privata e che non può essere soggetto a ribassi d’asta”. I sindacati hanno chiesto alla prefettura anche l’istituzione di una cabina di regia alla quale rivolgersi di volta in volta per chiarire i problemi del settore, dal momento che il testo unico sulle leggi di pubblica sicurezza demanda a prefetture e questure la competenza sul settore. La prefettura, al termine di un incontro coi sindacati, ha assicurato che verificherà quali funzioni e servizi possono essere svolti dalle guardie giurate per fare chiarezza sul settore.

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28 Aprile 2014, 20:56

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