Guerra Carcagnusi e Santapaola | I carabinieri arrestano due affiliati

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03 Marzo 2015, 14:50

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CATANIA. L’avevano definita “Mafia di Bronte”. Condanna definitiva per Giuseppe Longhitano, 44 anni, e Benedetto Fazio, 52 anni. I due affiliati sono stati arrestati dai Carabinieri della Compagnia di Randazzo, con il supporto dei militari della Stazione di Bronte. I due dovranno scontare rispettivamente 6 anni e 10 mesi e 5 anni e 11 mesi nel carcere di Catania Bicocca.

Longhitano e Benedetto erano finiti in manette già nel febbraio del 2011, a seguito di vasta operazione antimafia che vide coinvolte ben 18 persone. L’indagine, che fu denominata “Gatto Selvaggio” per il fatto che durante gli appostamenti i miliatari sii imbatterono più volte nel noto felino abitante dell’Etna, permise di delineare uno scenario criminale che orbitava attorno alla culla del Pistacchio, con ramificazioni anche nelle Marche, in Lombardia ed in Toscana. L’inchiesta svelò che l’associazione mafiosa che si era insediata a Bronte operava nel business illecito degli stupefacenti ed era dedita anche alle estorsioni.

A guerra si stava consumando una vera e propria guerra per il potere criminale. Da una parte i Carcagnusi di Santo Mazzei, che avevano come referente Francesco Montagno Bozzone e dall’altra Salvatore Turi Catania, fedelissimo dei Santapaola – Ercolano. La faida culminò il 22 febbraio del 2007, con il tentativo di omicidio di Montagno Bozzone: l’agguato avvenne proprio pochi giorni dopo la sua scarcerazione. Il piano era stato organizzato dai Santapaola per vendicare l’uccisione di un affiliato.

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L’inchiesta svelò inoltre un importante traffico di droga, che aveva basi persino in Lombardia e Toscana, regioni dalle quali alcuni degli affiliati facevano partire, destinazione finale Bronte, svariati quantitativi di cocaina. Diversi i sequestri di droga effettuati dai Carabinieri: il più consistente fu  quello dell’agosto del 2007. I Militari misero le mani  su un carico di cocaina che i corrieri stavano trasportando su una “Bmw” presa a noleggio. Un carozziere esperto aveva creato nell’auto un apposito nascondiglio all’interno del serbatoio per trasportare la droga.

Nel corso delle indagini furono sequestrate armi ma anche un motociclo e caschi integrali che sarebbero dovuti servire per un’azione di fuoco. Fu fatta luce anche su una estorsione ai danni di una sala giochi di Bronte: il titolare rifiutò di pagare e per questo subì il danneggiamento di alcune macchine da gioco.

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03 Marzo 2015, 14:50

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