Guerra di mafia, sì all'audizione del pentito Liistro - Live Sicilia

Guerra di mafia, sì all’audizione del pentito Liistro

I 'Milanesi' alla sbarra.
CORTE D'ASSISE DI CATANIA
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CATANIA – Non è stata certo una sorpresa. La difesa se lo aspettava che la procura avrebbe chiesto l’audizione del neo pentito Carmelo Liistro, che come già raccontato da LiveSicilia, avrebbe partecipato allo scontro armato dell’8 agosto 2020 a Librino. L’ex uomo di fiducia di Massimo Cappello, così almeno lui si definisce, sarà ascoltato nel processo ordinario per il duplice omicidio al viale Grimaldi 18. La Corte d’Assise ha accolto la richiesta formulata dal procuratore aggiungo Ignazio Fonzo, presente in aula, e dal pm Alessandro Sorrentino. Alla sbarra ci sono i Cursoti Milanesi, tra cui il capomafia Carmelo Di Stefano ‘pasta ca sassa, che quella sera d’estate – secondo le tesi dell’accusa – hanno sparato e ucciso Luciano D’Alessandro ed Enzo Scalia. L’udienza è proseguita con il controesame del collaboratore di giustizia Ninni Sanfilippo, fratello di Martino e Michael (imputati e pentiti), da parte di alcuni difensori. I tre fratelli sono stati fino alla sparatoria affiliati dei Milanesi: la sparatoria è avvenuta proprio sotto la loro casa. Dopo il duplice omicidio Ninni e Michael sono passati con i Nizza del clan Santapaola-Ercolano approfittando della parentela con Sam Privitera. Il fratello Martino, infatti, ha scelto di parlare con i magistrati pochi giorni dopo il conflitto a fuoco. 

Alcuni difensori – gli avvocati Mario Brancato, Andrea Gianninò e Ninni Giardina  – hanno anche posto delle domande al collaboratore Salvatore Giarrizzo, ex reggente di Adrano del clan Scalisi. La miccia che ha scatenato l’escalation di violenza è stato il pestaggio ai danni di Gaetano Nobile, in via Diaz, da parte di Carmelo Di Stefano e di altri imputati. Nobile – difeso dagli avvocati Salvatore Cannata e Turi Liotta – sta affrontando il processo abbreviato frutto della stessa inchiesta (chiamata Centauri, ndr). La procura lo ha chiamato come testimone, ma essendo nella veste di imputato di reato connesso ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere. La Corte d’Assise ha fissato la prossima udienza per l’11 aprile: saranno sentiti i collaboratori (e partecipanti alla guerra di mafia) Salvatore Chisari e Concetto Alessio Bertucci. Quest’ultimo per salvarsi ha finto di essere morto.


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