27 Febbraio 2022, 13:35
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Killer russi sarebbero sulle tracce del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, per ucciderlo. Lui stesso, giorni fa, in un drammatico video, aveva lanciato l’allarme, dicendo di essere il primo obiettivo degli invasori. L’uomo che non ha abbandonato il suo popolo, del resto, sta acquisendo un grande carisma internazionale, pericoloso per chi aggredisce. E’ l’eroe buono che combatte, contro la sua gente, per scongiurare l’invasione. E’ il riflesso opposto di Putin, lo ‘Zar’ che ha dato il via a una guerra criminale nel cuore dell’Europa. Zelensky, invece, rappresenta, adesso, la strenua difesa dei valori di pace, con le armi in pugno.
Scrive Francesco Battistini, inviato in Ucraina per il ‘Corriere della Sera’: “Sono in mezzo a noi. Più anonimi di noi. Venti-trenta uomini, sospettano. Un commando addestrato e pronto a uccidere il presidente: sono i sabotatori russi che s’aggirano in cerca della preda, i terminatori del Cremlino che ora tutti cercano. I primi veri invasori di Kiev e con una missione precisa: «Killing Volo», come li mostrificano sui social, gente incaricata cancellare Volodymir Zelensky dalla faccia dell’Ucraina”.
Intanto, lui, sui social, continua a mandare messaggi al popolo ucraino, incitandolo alla resistenza. Una veste indossata per la guerra che ha cambiato il paradigma stesso della descrizione di un personaggio ritenuto fin qui ondivago. Scrive il Post: “Quando fu inaspettatamente eletto presidente dell’Ucraina nel 2019, dopo una carriera da attore comico passata tra le altre cose per una vittoria alla prima edizione della versione ucraina dello show Ballando con le stelle, non era facile prevedere che nel giro di pochi anni Volodymyr Zelensky si sarebbe ritrovato a guidare un paese durante una delle più preoccupanti guerre in Europa dal 1945 a oggi. Ma quello che ha realmente stupito analisti e capi di stato di mezzo mondo è che nel giro di pochi giorni Zelensky sia diventato un leader politico capace di straordinario carisma e fermezza, dotato di persuasione e coraggio al punto da essere descritto dai media internazionali come un personaggio «eroico»”.
Gli interventi del comandante in capo dell’Ucraina, con la mimetica, in mezzo ai suoi, sono cronologicamente puntuali e scanditi nel tempo. Ecco le sue ultime parole: “No a negoziati da dove partono gli attacchi”. E’ una risposta all’ultimatum di Mosca. A Kiev si combatte, ogni minuto approfondisce la catastrofe in corso.
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27 Febbraio 2022, 13:35