03 Giugno 2013, 19:59
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PALERMO – Prima la presentazione delle liste, poi gli affondi di Davide Faraone e Mirello Crisafulli. Il Megafono è nel mirino, e i vertici del partito non hanno fatto niente di significativo per non attirarsi le ire dei dem più ortodossi.
Sono infatti cinque i principali comuni dell’Isola in cui la pattuglia che fa riferimento al presidente della Regione Rosario Crocetta ed al senatore Giuseppe Lumia si contrappone al Partito democratico. Il caso più clamoroso è quello di Modica, il centro ragusano di 55mila abitanti in cui il candidato del Megafono è Mommo Carpentieri, ex vicepresidente della Provincia con il Popolo della libertà. I democratici invece appoggiano un altro candidato, l’avvocato Giovanni Giurdanella, ex capogruppo pd al Comune.
Nel Palermitano desta particolare attenzione il caso di Partinico, dove i crocettiani sono a fianco del sindaco uscente Salvo Lo Biundo. L’attuale primo cittadino è stato eletto nella scorsa legislatura con il Pid di Saverio Romano, mentre ora si ripresenta in corsa con a fianco buona parte della giunta e dei consiglieri comunali, oltre che di alcune liste civiche. Il Partito democratico dal canto suo sostiene l’unica donna in corsa, la preside Chiara Gibilaro.
Un altro Comune di grandi dimensioni dove Megafono e Partito democratico non vanno d’accordo è Licata. Nel centro agrigentino i democrat a dire il vero non sono nemmeno compatti. A prendere in carica l’investitura del centrosinistra sono due avvocati: Daniele Cammilleri e Giuseppe Fragapani. Il primo è sostenuto dalla lista Pd-Adesso Licata e dal Cantiere popolare, il secondo invece è appoggiato da due liste civiche e dal Megafono.
Situazione spinosa è poi quella dell’Ennese. Sia a Piazza Armerina che a Leonforte, dove l’uomo forte dei dem è Mirello Crisafulli, non vanno d’accordo Pd e Megafono. L’ex senatore protagonista del braccio di ferro con Giuseppe Lumia si giocherà un vero e proprio derby contro il rivale il prossimo 9 e 10 giugno. A Piazza Armerina i crocettiani sono al fianco di Ranieri Ferrara, mentre il Pd sostiene l’uscente Carmelo Nigrelli. Corre da sola invece l’Udc, che appoggia Filippo Miroddi assieme ad altre due liste civiche. A Leonforte anche l’Udc si smarca completamente dalla coalizione in sella a Palazzo dei Normanni, componendo il vecchio asse con Pdl e Grande Sud. Anche nel piccolo centro ennese coltivano interessi divergenti Pd e Megafono: il primo sostiene Francesco Sinatra, il secondo Francesco Romano. La partita è aperta. Ed è certo comunque vada che il redde rationem sarà dopo la tornata elettorale, in particolar modo se i democratici resteranno scottati dalle sortite autonome del Megafono.
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03 Giugno 2013, 19:59