02 Giugno 2016, 17:46
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PALERMO – Forse è il segno dei tempi. Tempi che cambiano e che vedono la ‘ndrangheta più forte della mafia in Italia e oltreoceano. Sabato scorso i sicari hanno ucciso a Montreal, in Canada, Rocco Sollecito considerato uomo del clan Rizzuto. Un clan che avrebbe perso potere a vantaggio delle cosche calabresi.
“La ‘ndrangheta è diventata referente della famiglia Gambino di New York. È come se Cosa nostra avesse rotto il cordone ombelicale con quella siciliana. A Brooklyn, ormai, si parla americano, italiano e calabrese”: così qualche giorno fa Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica di Catanzaro, ha fotografato i rapporti fra la mafia siciliana e quella americana. I figli di Sollecito e Rizzuto sono considerati pezzi grossi del clan oggi in difficoltà che due anni fa è rimasto privo del capo, don Vito, stroncato dal cancro. Ai suoi funerali c’era anche Rocco Sollecito.
Le difficoltà dei Rizzuto tre anni fa si manifestarono anche in Sicilia. Tra i morti della guerra combattuta a suon di piombo e dollari c’era anche Juan Ramon Fernandez, ucciso e bruciato nelle campagne di Casteldaccia assieme a Fernando Pimentel. A Montreal si erano già contati sessanta morti in tre anni. Juan Ramon Fernandez era l’ambasciatore a Toronto di don Rizzuto, leader del clan nato come costola di due famiglie newyorkesi (Bonanno-Gambino), ed erede di Nicolò Rizzuto, l’anziano patriarca partito da Cattolica Eraclea per diventare un potente boss canadese. Il dominio dei Rizzuto negli ultimi anni è stato messo in discussione da Raynald Desjardins. Coincidenza volle che quando Rizzuto fu scarcerato, nell’ottobre 2012, la guerra era esplosa più feroce che mai. Ramon Fernandez si trovò in mezzo al conflitto senza decidere da che parte stare, lui che era stato affiliato assieme a Desjardins.
Ramon Fernandez era stato così cacciato dal Canada e trovò riparo a Bagheria. Bagheresi, infatti, sono, oltre ai fratelli Salvatore e Pietro Scaduto (sotto processo per il duplice omicidio), anche Michele Modica e Andrea Fortunato Carbone. Entrambi attualmente detenuti, si erano trasferiti a Toronto. Nel 2004 qualcuno aveva tentato di ammazzare Modica all’interno di un ristorante. Era in compagnia di Scaduto e Carbone. Forse aveva cercato di guadagnarsi uno spazio nel mondo del gioco d’azzardo, finendo per scontrarsi con gli interessi di Peter Scarcella, emigrato due decenni fa con la famiglia da Castellammare del Golfo a Toronto.
Una volta arrivato in Sicilia, Ramon Fernandez si era creato una schiera di picciotti e si era messo in affari con la droga. Con il benestare dei boss locali, naturalmente. A cominciare da Sergio Flamia, che lo spagnolo chiamava “il capo” e che si sarebbe presto pentito. I Rizzuto sono stati decimati dagli arresti e dal piombo. Ora è toccato a Rozzo Sollecito. C’è da attendersi che il clan reagisca. Il silenzio vorrebbe dire che i Rizzuto hanno abdicato.
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02 Giugno 2016, 17:46