07 Aprile 2015, 14:50
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PALERMO – Il decentramento a Palermo non decolla? Ci pensa la giunta, scatenando però le ire del consiglio comunale. Nella quinta città d’Italia il processo di trasferimento dei poteri alle circoscrizioni è fermo da tempo: nel 2012 e nel 2013 la giunta ha approvato due atti di indirizzo e, sempre due anni fa, gli uffici hanno proposto a Sala delle Lapidi la modifica del regolamento per dare alle circoscrizioni delle deleghe in materia di edilizia popolare. Tutto rimasto sulla carta, con i presidenti dei parlamentini di quartiere che a ogni occasione puntano il dito contro l’amministrazione.
E così la giunta Orlando ha deciso di procedere ugualmente, scavalcando piazza Pretoria e approvando una delibera ad hoc: ogni consiglio circoscrizionale dovrà stilare, ogni sei mesi, una programmazione di interventi di manutenzione ordinaria su verde, strade, traffico e decoro urbano da sottoporre agli uffici comunali; stessa cosa, ogni sei mesi, per le attività delle società partecipate; inoltre ogni circoscrizione dovrà dotarsi di uno sportello per la tassa sui rifiuti. Ma non finisce qui: la vera novità sta nel fatto che, questa volta, uffici e partecipate dovranno realizzare veramente i suggerimenti provenienti dai quartieri. Il tramite dovrà essere sempre il presidente e gli interventi dovranno servire per evitare danni immediati a persone o cose, ma le richieste non resteranno lettera morta con l’amministrazione che si preoccuperà anche di verificarne la realizzazione.
La giunta convocherà i presidenti almeno quattro volte all’anno, stilerà un regolamento anche per il funzionamento dei consigli e predisporrà capitoli di bilancio per le attività sportive proposte dalle circoscrizioni. Otto istruttori amministrativi saranno inoltre dislocati per gli sportelli Tari.
La mossa dell’amministrazione attiva, però, ha scatenato i malumori a Sala delle Lapidi. “Noi siamo per il decentramento, non siamo di certo contrari – dice il capogruppo di Forza Italia Giulio Tantillo – ma qui c’è una questione di competenze: fare queste cose spetta al consiglio comunale. Domattina i capigruppo del centrodestra, ovvero oltre a me Alessandro Anello, Mimmo Russo e Felice Bruscia, si incontreranno per valutare il da farsi e non escludiamo di impugnare la delibera al Tar. Abbiamo inviato inoltre una lettera al presidente del consiglio, Totò Orlando, perché difenda le prerogative del consiglio contro questa delibera e chiediamo un incontro con il Segretario generale e l’Avvocatura. Siamo per il decentramento, ma non può essere l’assessore a farlo”.
“Tutte le volte che Tantillo sente la parola decentramento mette la mano alla pistola, soffrirà di una sorta di allergia – replica Catania – del resto il centrodestra per tanto tempo ha tenuto in vita le circoscrizioni senza decentramento, ma se esistono devono funzionare. Se qualcuno pensa che vadano tenute lì senza far nulla, non siamo d’accordo. Fin quando esisteranno per legge, vanno fatte funzionare. Le differenze fra noi e loro sono programmatiche”. “Abbiamo convocato un incontro per giovedì alle 17 con Avvocatura e Segretario generale su richiesta del centrodestra”, commenta il presidente Totò Orlando.
“La delibera approvata in Giunta è un chiaro segnale dell’Amministrazione sul decentramento, ad oggi mai realmente decollato – dice Francesco Bertolino del Mov139 – con quest’atto la Giunta consente alle Circoscrizioni di riempire quel distacco che troppo spesso c’è tra il cittadino e l’Amministrazione. La delibera approvata, dove si chiede ai consigli circoscrizionali di presentare semestralmente una programmazione di alcuni servizi ed interventi da realizzare sul proprio territorio, rappresenta un atto concreto di decentramento. L’apertura di uno sportello Tares per ogni circoscrizione e una interlocuzione diretta con le società partecipate consentiranno di rendere le circoscrizioni dei riferimenti sul territorio, mettendole in condizioni di dare risposte concrete ai cittadini. Le reazioni del centrodestra sono la conferma di come questa parte politica non voglia un reale decentramento, lo ha dimostrato nei dieci anni in cui ha governato questa città, lo conferma ad ogni bilancio bocciando le somme appostate alle circoscrizioni stesse”.
LE REAZIONI
“Schierarsi contro il decentramento, significa schierarsi contro la città. Le circoscrizioni sono la vera chiave di volta per rendere la nostra Palermo normale. Decentrare significa innovare e chi, come il consigliere Tantillo, si schiera per l’ennesima volta contro delle azioni concrete di decentramento, mostra un chiaro segnale di opposizione al rinnovamento della nostra Palermo. La nostra città ha bisogno del contributo di tutti ma sopratutto ha bisogno di quelle istituzioni decentrate che sono il primo contatto tra cittadini ed amministrazioni. E’ tempo che il consiglio comunale abbandoni la logica PalermoCentrica che lo ha contraddistinto in questi anni, e compia un atto di maturità nei confronti della città”. Lo dice il consigliere della Settima circoscrizione Piero Pellerito.
“La Giunta e l’Assessore potevano pensarci anche due anni fa, questo era un punto programmatico del programma del Sindaco Orlando – dice Maurizio Li Muli della Quinta circoscrizione – parlare oggi di Circoscrizioni e loro competenze mi sembra superfluo. Un balletto tipico tra Giunta e centrodestra che nulla toglie e nulla porta in dote per rendere realmente efficaci i Consigli di Circoscrizione. Oggi tutto questo sembra pernicioso aspettiamo che la Regione vari la nuova legge sugli enti locali, vediamo se l’Ars deciderà se mantenere o meno i Consigli di Circoscrizione oppure se vorrà trasformarli, almeno nelle tre aree metropolitane, in Municipalità, ed aspettiamo che la Legge regionale dia anche gli indirizzi. Oggi parlare di decentramento sembra da una parte un contentino fatto ai Presidenti che ultimamente reclamano il loro giusto riconoscimento e dall’altra dimostra l’esistenza di una opposizione che cerca conferme sulla propria presenza in Consiglio”.
“La delibera di giunta – dice il presidente della IV Circoscrizione Silvio Moncada – recepisce le prerogative che sono state già assegnate dalla legge in maniera di decentramento. La ‘miopia’ politica di qualche consigliere comunale ostacola il processo di decentramento già avviato, assolutamente necessario per lo sviluppo di questa città”. Una presa di posizione “probabilmente dovuta al protagonismo e all’operosità delle circoscrizioni – attacca Moncada – che di fatto stanno mettendo in ombra l’operato di alcuni consiglieri comunali non abituati ai ritmi serrati dei consigli di circoscrizione”. Secondo il presidente della Quarta “in alcun modo le competenze delle circoscrizioni si sovrappongono a quelle del consiglio comunale – dice – che per legge ha funzioni di controllo e di vigilanza sugli atti dell’amministrazione comunale. Auspico che il presidente del consiglio comunale Orlando – aggiunge – faccia prevalere il buon senso ed eviti di dare sponda ad alcune posizioni politiche strumentali”. Ad intervenire sul tema anche Luisa La Colla, presidente della Terza Commissione del Comune di Palermo: “La delibera di cui il centrodestra è contrario – dice – a mio avviso è invece una delibera che andava fatta da tempo: se le circoscrizioni esistono bisogna dare loro il giusto ruolo in quanto aiutano in una migliore gestione del territorio e della città. Le riunioni periodiche della consulta dei presidenti di circoscrizione – aggiunge – che finora sono state poche dovrebbero essere incrementate e dovrebbero essere fatte estendendo la partecipazione ai presidenti delle commissioni in maniera tale da creare una sinergia tra le circoscrizioni e il consiglio comunale. Ci si augura – conclude la La Colla – che questa delibera possa essere il primo passo affinché le circoscrizioni possano avere quel ruolo che aiuti in una migliore gestione della città”.
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