Catania

“Guerre costituenti. Spazi, dimensioni, narrazioni del conflitto”

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07 Settembre 2022, 22:21

2 min di lettura

CATANIA – Quando la guerra ha l’ambizione costitutiva di utilizzare il criterio dell’efficacia per
costruire un diverso ordine mondiale, il principio di legalità internazionale entra in
crisi e con esso la politica stessa del conflitto.
 Concetti chiave della tradizione culturale occidentale quali sovranità, democrazia,
popolo, diritto, comunità subiscono la torsione della crisi polemica e si riposizionano
nella costellazione della paura e della disgregazione. In questo senso, il realismo
dell’effettività e, dunque, della politica di potenza, si scontra con un immaginario
letterario e artistico che costruisce narrazioni di spazi e corpi nelle dimensioni del
genere e della vita.
Resistenze contro la grammatica rozza della morte in un vincolo che da sempre lega la
guerra alla necessità di raccontarla.
Odisseuro nasce nel 2020 durante la pandemia da Sars2 Covid19 dalla volontà di
studiosi di diverse discipline che hanno già sperimentato felici forme di collaborazione
scientifica nell’ambito di un proficuo rapporto tra gli Atenei della Sicilia centro-
orientale.
Si tratta di Giuseppe Speciale (Unict), Daniela Novarese (Unime), Stefania Mazzone
(Unict), Carlo Colloca (Unict), Rosario D’Agata (Unict), Alessia Di Stefano (Unict),
Jacopo Torrisi(UniKore), Andrea Giuseppe Cerra (Unict).
Obiettivi di Odisseuro  sono la ricerca e la formazione condotte con metodo e
approccio multidisciplinare nel campo delle scienze umane e sociali.
Il progetto di ricerca Genealogie e Rizomi Mediterranei è un grande contenitore
aperto in cui confluiranno le iniziative promosse da Odisseuro. 
Il progetto guarda ai modi in cui hanno attecchito e si sono sviluppate, anche lungo
percorsi carsici, le diverse forme di civiltà che hanno disegnato la storia politica,
sociale, economica, culturale, religiosa, giuridica, delle donne, degli uomini e dei popoli
che hanno vissuto sulle sponde del Mediterraneo. 
Al centro del progetto, quindi, le donne e gli uomini, con le loro passioni, le loro
differenze, le loro sofferenze, i loro desideri, i loro interessi, i loro sogni e i loro miti.
​E dell’aggettivo “mediterranei” possiamo scegliere i segni che lo compongono per
scrivere le parole miti, eterni, dei, terra, cioè per ri-scrivere la storia di quella terra che
ha nutrito le radici da cui hanno tratto vita gli dei e i miti che hanno intersecato e
continuano ad intersecare la storia delle donne e degli uomini che condividono il Mare
Nostrum.
In questo contenitore, che dalla Sicilia guarda e diventa mondo, la seconda edizione
della Summer School.

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07 Settembre 2022, 22:21

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