26 Gennaio 2023, 12:50
2 min di lettura
Giornata di incontri, confronti, dibattiti e degustazioni quella di sabato 21 gennaio al Palacongressi di Agrigento. In questa occasione AIS Sicilia ha presentato la nuova Guida ai Vini di Sicilia, un approfondimento di Vitae, la guida nazionale dell’Associazione Italiana Sommelier.
La terza edizione della manifestazione ha visto la presenza dei massimi esponenti regionali e nazionali dell’Associazione, rappresentanti dei consorzi di tutela, sommelier, winelovers e stampa di settore.
Più di 1.000 partecipanti, banchi di degustazione con 80 aziende presenti, 4 degustazioni tematiche ad esaltare le differenti declinazioni del vino siciliano: dai vitigni autoctoni a quelli internazionali, dai grandi bianchi ai vini di Marsala. Due degustazioni verticali con protagonisti due eccellenze siciliane: Faro Palari e Lusirà Baglio del Cristo di Campobello.
Ad inaugurare la giornata il dibattito sul tema centrale della manifestazione: la comunicazione del vino attraverso i territori. A interloquire i rappresentanti, regionali e nazionali, di Ais insieme ai rappresentanti dei consorzi Doc e delle strade del vino siciliane.
“Il vino non va solo giudicato, ma comunicato ed è ciò che intendiamo fare con questa guida. La guida Ais è un valido strumento di divulgazione del mondo vitivinicolo siciliano”, ha sottolineato Francesco Baldacchino, presidente di Ais Sicilia.
Un dibattito interessante e costruttivo, condotto dalla giornalista e sommelier AIS Valeria Lopis, che ha messo particolarmente in risalto il desiderio e, probabilmente, l’esigenza di intessere relazioni sempre più fitte, implementando sinergie e progetti condivisi. Obiettivi comuni volti a garantire la qualità del prodotto e dell’offerta territoriale, attraverso una comunicazione chiara, semplice ed efficace.
Nel corso della giornata momento di grande celebrazione per le aziende che in Sicilia hanno ottenuto il massimo riconoscimento per i vini presenti in guida: le 4 Viti. Sono 22 le etichette insignite del prestigioso premio, legate a diverse aziende spalmate su tutto il territorio siciliano, a conferma del fatto che l’enologia dell’isola continua a crescere in termini di qualità su tutti gli areali di produzione. Qualità e versatilità, figlie di un territorio vasto e multiforme, di un lavoro meticoloso di piccoli e grandi produttori e di una biodiversità unica al mondo.
La pubblicazione della Guida ai Vini di Sicilia 2023 è frutto di un grande lavoro di squadra, portato avanti da sommelier degustatori ufficiali AIS, redattori e sommelier di servizio che hanno recensito e inserito in guida ben 152 aziende. Un’edizione che ha visto la conferma di tanti nomi e l’ingresso di molti piccoli produttori.
Certamente, il futuro del vino siciliano passa anche attraverso il suo passato e la sua complessità, tra una ricchezza e una pluralità che consentono di parlare non soltanto di una ma di tante viticolture ed espressioni identitarie.
In un momento in cui incalzano polemiche e si azzardano tesi su argomenti delicati, preferiamo pensare al vino come ad un incredibile ambasciatore del territorio di provenienza.
Il vino come racconto, il vino come memoria, il vino come appartenenza, il vino come volano di sviluppo economico.
Pubblicato il
26 Gennaio 2023, 12:50