18 Febbraio 2017, 14:05
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CATANIA – Il Catania stecca ancora. I rossazzurri non riescono a sterzare malgrado il cambio alla guida tecnica. Petrone deve rinviare l’appuntamento con la vittoria al temine di un match che ha offerto poche emozioni. Solo in una circostanza, a sei minuti dalla fine, il “Massimino” ha gridato al gol, strozzando l’urlo in gola per la prodigiosa respinta di Maurantonio sulla botta ravvicinata di Pozzebon che avrebbe meritato miglior sorte. Per il resto, i rossazzurri hanno offerto una prestazione ben al di sotto delle aspettative, imbrigliati da un diligente Taranto che, alla fine, porta a casa il punto che cercava.
Il nuovo allenatore Mario Petrone non è riuscito a dare la scossa che ci si aspettava, malgrado abbia schierato inizialmente in avanti sia Russotto che Di Grazia a supporto di Pozzebon. Nel primo tempo, gli ospiti hanno rischiato solo in un’occasione quando Drausio ha scagliato un gran diagonale da posizione decentrata che Maurantonio ha smanacciato in angolo. Sul piano del gioco, il Catania ha mostrato un chiaro regresso rispetto al recente passato, affidandosi spesso alle iniziative dei singoli più che alle manovre corali. Inevitabile, così, che maturasse il più classico dei pareggi a reti bianche che delude, una volta di più, i tifosi etnei che anche oggi non hanno fatto mancare il loro apporto dal primo all’ultimo minuto. Soltanto nel finale, quando Petrone ha mandato in campo anche Tavares, Bucolo e Barisic i rossazzurri hanno incrementato la loro propensione offensiva, sbattendo sistematicamente contro il ben munito muro tarantino, eccezion fatta per l’occasionissima di Pozzebon sventata da un superlativo estremo difensore avversario.
Petrone avrà molto da lavorare. Il Catania deve ritrovarsi al più presto per cercare di salvare quel che è possibile salvare in una stagione contraddistinta da un rendimento sin troppo incostante. E domenica prossima sarà derby al “San Filippo” contro il Messina.
CATANIA-TARANTO 0-0
Note: Pomeriggio assolato al “Massimino” e terreno in condizioni appena sufficienti. Debutto ufficiale sulla panchina del Catania per Mario Petrone. Gli etnei indossano la tradizionale casacca rossazzurra mentre il Taranto veste interamente di giallo.
CATANIA (4-3-2-1) – Pisseri, Parisi, Drausio, Marchese, Djodjevic, Biagianti (k), Scoppa (dal 15° s.t. Bucolo), Di Grazia, Mazzarani (dal 15° Tavares), Russotto (dal 33° s.t. Barisic), Pozzebon.
A disposizione: Martinez, De Rossi, Mbodj, Longo, Manneh, Piermarteri, Fornito.
Allenatore: Mario Petrone.
TARANTO (4-4-2) – Maurantonio, De Giorgi, Altobello, Stendardo, Pambianchi (k), Maiorano (dal 4° s.t. Nigro), Guadalupi (dall’11° s.t. Pirrone), Lo Sicco, Potenza (dal 27° Viola), Magnaghi, Paolucci.
A disposizione: Contini, Pizzaleo, Benedetti, Russo, Magri, Di Nicola, Sampietro, Pirrone, Cobelli, Cecconello.
Allenatore: Salvatore Ciullo.
Arbitro: Giacomo Camplone di Pescara.
Assistenti: Lorenzo Abagnara (Nocera Inferiore) e Pierluigi Della Vecchia (Avellino).
Squalificati: Bergamelli (C).
Diffidati: Mazzarani (C); Maurantonio, Pambianchi (T).
Indisponibili: Baldanzeddu, Di Cecco (C); Som (T).
Reti: //
Ammoniti: Scoppa (C); Parisi (C); Bucolo (C).
Espulsi: //
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18 Febbraio 2017, 14:05