01 Agosto 2011, 10:23
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di VITOGOL Alcuni giorni fa questo giornale, in un articolo intitolato “Amare Palermo (e il Palermo), invitava a superare la dicotomia che spacca in due la tifoseria rosanero. Ecco il passo d’inizio: “C’è gente che spera nella sconfitta del Palermo, per dare la colpa a Zamparini. C’è gente che spera nella vittoria del Palermo, per dare la colpa a coloro che danno la colpa a Zamparini. Sappiamo come è finita la prima partita della stagione: un sofferto pareggio interno contro il Thun (mica bau -bau micio-micio). E allora cerchiamo prima di parlare di calcio, inteso dal punto di vista tecnico:
1. Con la migliore coppia di terzini italiani del campionato, Zamparini “si innamora” della difesa a tre. Cassani e Balzaretti sono terzini e non ali (pardon, esterni “alti”). Di fatto, così come siamo, giochiamo con 8 difensori/11 (portiere, tre centrali, due ali che sono terzini e due centrocampisti difensivi) e la migliore “fonte di gioco” sono i lanci lunghi di Bovo, di cui peraltro si paventa la cessione se dovesse arrivare Silvestre. Siamo alla riedizione del Biffi di Morgia. Ma non è bastata a Zamparini la lezione di Napoli dove con questo modulo siamo stati subissati dal 1° al 96° minuto?
2. L’unica punta di peso, dopo aver rinunciato alla Coppa America per prepararsi meglio al campionato, si infortuna nel primo tempo della prima partita. Serve un altro attaccante “di peso”.
3. Non esiste un solo centrocampista capace di iniziare l’azione. Migliaccio e Nocerino sanno fare benissimo tutt’altro e Bacinovic fa rimpiangere Massimiliano Favo (vedi sopra).
Passiamo ora agli altri aspetti: 1. “Io so’ io e voi non siete un cazzo” (Giuseppe Gioacchino Belli – Marchese Onofrio del Grillo – Zamparini). Ma che direttore sportivo è mai quello che arriva con gli acquisti fatti per la gran parte e che non partecipa alla principale trattativa della sua squadra ? Ma che allenatore è mai quello che giocava a quattro dietro e che cambia il suo modulo di gioco per andare dietro a uno che di calcio (ne sono sempre più convinto) ne mastica davvero poco, come dimostra il rapporto tra successi ed errori di mercato. “Io vi pago e voi fate quello che vi dico io”. Punto.
2. Come si può vendere per un piatto di lenticchie il portiere titolare prima di una partita importantissima e poi richiamare uno che guadagnava tre volte di più di quello, che è stato escluso dal ritiro e che è stato offerto a destra e manca. Ma non “aveva in mano” Gillet e non si è preso per non mettere pressione su Sirigu ? Sapete cosa penso ? Il “pacchetto Pastore – Sirigu” al PSG è unico. “io non faccio cattiva figura con Pastore (45 milioni dichiarati quando fino a qualche giorno fa dichiarava che per meno di 50 non si sarebbe mosso) e vi dò Sirigu scontato”. Diceva Totò (De Curtis, non Sirigu): “E’ la somma che fa il totale”.
3. Come si può, ancora una volta, essere a Palermo nel giorno della partita e andare via prima dell’inizio ?
4. E che dire di Pioli che, dopo aver snaturato la squadra per dire sì al padrone, afferma che “i problemi difensivi sono un retaggio del passato” ? Silenzio e dignità. Io ho rinnovato il mio abbonamento ma, se non cambiano MOLTE cose in squadra e fuori, prevedo un anno orribile.
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01 Agosto 2011, 10:23