12 Gennaio 2017, 05:29
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PALERMO – Ha confessato la rapina e tentato di giocarsi la carta dello stato di necessità. I soldi gli servivano per sfamare la figlia. Alessandro Giordano, pluripregiudicato, però, non ha convinto il giudice. È stato condannato a cinque anni di carcere, non gli sono state concesse le attenuanti generiche e gli è stata tolta la potestà genitoriale. Secondo l’accusa, avrebbe solo tentato di usare gli affetti familiari per ammorbidire la sentenza che è invece è stata dura. La decisione è del giudice per l’udienza preliminare Nicola Aiello.
Il colpo fu messo a segno nel marzo scorso ai danni di un supermercato di corso Camillo Finocchiaro Aprile. Giordano, 30 anni, si presentò nell’esercizio commerciale con il volto parzialmente travisato. Facendo credere di essere armato era riuscito a farsi consegnare trecento euro dalla cassiera. La scena fu filmata dalle telecamere di sorveglianza del supermercato, analizzate dagli investigatori della Squadra mobile.
Visti i precedenti penali dell’imputato, pochi mesi dopo il colpo, in poliziotti erano già risaliti alla sua identità. Giordano confessò di essere l’autore della rapina, ma disse di avere agito “per comprare il latte a mia figlia”. Non gli è servito per ottenere la concessione delle attenuanti generiche.
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12 Gennaio 2017, 05:29