29 Settembre 2017, 13:36
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BAGHERIA (PALERMO) – “Per dare risalto all’indagine della Procura di Termini Imerese, l’unico modo era quello di adottare misure cautelari, e così è stato. Tutto è stato servito su un piatto d’argento”. Così il sindaco di Bagheria Patrizio Cinque in conferenza stampa, con i suoi legali, parlando dell’inchiesta che lo vede indagato. Ieri il gip ha revocato, col parere contrario del pm, l’obbligo di firma cui era sottoposto. “Io a Bagheria ho tolto la gestione dei rifiuti alla mafia – ha aggiunto -, però sono indagato: c’è qualcosa che non va. Mandatemi in galera, al 41 bis, ma indagate chi ha mangiato con la mafia”.
“Non sono Kafka – ha detto Cinque – ma mi sembra che questo processo non si debba nemmeno celebrare, ancora non ho capito perché sono seduto qui. Al di là del rispetto che ho per i magistrati, devo fare emergere i vuoti in questa storia. C’è sempre stato un silenzio assordante su Bagheria quando i rifiuti erano in mano alla mafia, pure io sono in grado di individuare le persone facendomi un giro”.
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29 Settembre 2017, 13:36