I bandi ‘privati’ di Italia Lavoro Sicilia| Leanza: “pubblicarli in gazzetta”

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17 Maggio 2010, 13:01

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Querelle in casa Mpa. I protagonisti sono Lino Leanza, assessore regionale al Lavoro, e Pietro Rao, presidente di Italia Lavoro Sicilia ma anche deputato autonomista. Seme della discordia è il progetto Re.La.S. (Rete Lavoro Sicilia) bandito dall’ente di formazione Italia Lavoro Sicilia. Si tratta di tre bandi che prevedono 91 posti all’assessorato regionale al Lavoro: 21 esperti in sistemi informatici e 1000 tirocini dalla durata di un anno in azienda. I contratti sono a termine, ognuno si aggira intorno ai mille euro mensili e sono state numerose le candidature: settemila. L’unico problema, sollevato da Leanza, è che i tre bandi non sono mai stati pubblicati sulla gazzetta ufficiale.

L'assessore regionale al Lavoro, Lino Leanza

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I bandi, infatti, sono stati pubblicati solo sul sito internet dell’ente regionale, non dando la visibilità che la Regione si augurava. Per Leanza è necessaria la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale altrimenti verrebbe annullato il finanziamento di 2,5 milioni di euro di cui Italia Lavoro Sicilia ha usufruito. Purtroppo i bandi già sono scaduti e a questo punto, secondo quanto affermato dall’assessore al Lavoro, devono riaprirsi nuovamente le candidature, pubblicando il bando sulla Gazzetta Ufficiale. Tuttavia, da quanto detto da Leanza, le domande pervenute precedentemente rimarranno sempre valide.

Ad alimentare la diatriba tra Rao e Leanza è la scelta dei candidati. Leanza sostiene che “bisogna prima verificare la disponibilità dei dipendenti regionali. A loro bisogna dare la priorità. Non ha senso contrattualizzare un esterno per contratti di breve durata”. Sulla stessa linea sindacati e Confindustria che segnalano il rischio di creare nuovi precari.

In settimana è previsto un incontro fra Rao e Leanza, nel quale dovrebbe chiarirsi la situazione. Un nuovo bando sulla Gazzetta Ufficiale dovrebbe riportare il sereno in casa Mpa, sebbene la scelta di dare priorità ai dipendenti regionali non piaccia molto a Italia Lavoro Sicilia. Qualora si trovassero dipendenti regionali idonei, diminuirebbero i posti da ricoprire. E le candidature sono oltre settemila.

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17 Maggio 2010, 13:01

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