I bus targati Cosa Nostra | La mafia investe nel turismo

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12 Marzo 2019, 18:28

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PALERMO – I boss hanno differenziato gli investimenti. Ci sarebbero i fratelli Gregorio e Tommaso Di Giovanni insieme a Paolo Calcagno dietro alla “Pronto Bus srl”, società che organizza giri turistici per le vie di Palermo a bordo di bus scoperti.

L’impresa con sede legale in via Stefano Tura sarebbe stata fittiziamente intestata a Gioacchino Crivello, cognato di Sebastiano Vinciguerra (ai domiciliari, ndr), ed è stata sequestrata su ordine del giudice per le indagini preliminari Filippo Serio con la stessa ordinanza che stamani ha portato all’arresto di 32 persone. Sequestrata anche l’osteria “al Casareccio” in via Discesa Maccheronai, riconducibile a Giuseppe Corona.

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La vicenda viene a galla quando Vinciguerra chiede e ottiene dai fratelli Di Giovanni cinquemila euro ciascuno perché l’attività “è sotto” – bisognava aspettare per raccogliere i risultati –  mentre Calcagno era restio a sborsare la sua parte. O meglio, durante alcuni colloqui in carcere Calcagno, che del mandamento di Porta Nuova è stato il reggente prima del ritorno di Di Giovanni, spiegava ai parenti che aveva già sborsato quindici mila euro.

 

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12 Marzo 2019, 18:28

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