24 Maggio 2024, 17:09
1 min di lettura
ISPICA (RAGUSA) – “Prima i cani uccisi col veleno, poi un uliveto e un agrumeto rasi al suolo. E ancora, un trattore bruciato e, proprio ieri notte, un escavatore dato alle fiamme. Ho paura dopo aver denunciato gli estorsori”. Sono le parole di Pippo Gennuso, ex deputato regionale vittima di numerosi denneggiamenti dal sapore intimidatorio. In corso le indagini dei carabinieri.
“Ormai è una cosa continua, quattro mesi fa mi hanno azzerato un uliveto, tre mesi fa mi hanno tagliato 50 alberi di arance. Un trattore ha preso fuoco all’improvviso. Ieri sera i carabinieri hanno trovato benzina e un accendino, accanto all’escavatore dato alle fiamme, è una situazione che non finisce mai”. L’ex deputato Gennuso racconta a LiveSicilia le sue paure, iniziate dopo “le denunce degli estorsori”.
Gennuso racconta di aver “paura dopo aver denunciato due gruppi di estorsori, mi hanno anche avvelenato due cani. Ho anche testimoniato nei processi, le mie aziende sono state prese di mira e ogni due o tre mesi accade qualcosa di particolare”.
L’ex deputato regionale rivendica le denunce contro gli estorsori: “Io nella mia veste istituzionale non potevo che denunciare, l’ho sempre fatto. Ma chi denuncia è vittima due volte, chi non denuncia solo una”.
Gennuso è parte lesa per aver denunciato gli estorsori della sua azienda. A Palermo, però, col figlio Riccardo è sotto processo. La Procura ha chiesto di condannarli rispettivamente a 6 anni e 8 mesi, e 7 anni. La parola passerà presto alla difesa, gli imputati hanno sempre respinto le accuse. Poi, la sentenza. Il processo ruota attorno alle presunte estorsioni subite da alcune dipendenti della sala bingo nel rione Guadagna di Palermo, gestita dai Gennuso.
Pubblicato il
24 Maggio 2024, 17:09
vai a questa pagina