25 Febbraio 2016, 11:53
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PALERMO – Nessun tetto agli stipendi dei dirigenti degli enti e delle partecipate della Regione. La norma prevista nella legge di stabilità prevedeva un limite massimo di 118 mila euro lordi annui. Limite abbassato a 79 mila da un emendamento, passato con voto segreto, del Movimento cinquestelle. Un tetto troppo basso secondo la maggioranza. Che, sempre con il voto segreto, ha bocciato “in toto” l’articolo, “salvando” in tal modo gli stipendi dei dirigenti. Che almeno fino al prossimo anno non subiranno alcuna decurtazione. “Incredibile ma vero – è stato il commento di Santi Formica (Lista Musumeci) -. Il governo della rivoluzione e del risparmio ha bocciato una norma che aveva abbassato le spese della Regione”. “La bocciatura della norma sul tetto di spesa dei dirigenti degli enti partecipati dalla Regione rappresenta un chiaro atto di mantenimento delle clientele e di conservazione della casta – è l’opinione del capogruppo di Forza Italia Marco Falcone -. Il mantenimento di questi stipendi da nababbbi rappresenta un atto di vera tracotanza. Bravo Crocetta, bravo il Pd, questa è la loro rivoluzione di arroganza e clientele”.
Anche oggi, dunque, non sono mancate le difficoltà del governo. Che è andato sotto sul finanziamento per l’Università Kore di Enna. Tre milioni di euro di fondi comunitari, da dividere in parti uguali, andranno alle Università di Palermo, Catania e Messina. Bocciata la tassa sugli aeroporti. L’Ars ha respinto l’articolo che prevedeva l’introduzione di una imposta sulle emissioni sonore degli aerei civili. L’Aula ha, invece, approvato la norma che proroga al 2018 il recupero ai fini abitativi dei sottotetti, delle pertinenze, dei locali accessori e dei seminterrati degli edifici esistenti e regolarmente realizzati. “Vittima” del voto segreto anche l’articolo sulla valorizzazione dei beni immobili della Regione mediante affidamenti a società totalmente partecipate già costituite. Una spesa annua prevista per il triennio 2016-2018 è di un milione e mezzo di euro. L’Aula ha respinto la norma con il voto segreto, votando un emendamento soppressivo del M5s.
Sala d’Ercole ha detto sì alla realizzazione dei parcheggi di interscambio nelle Città metropolitane di Palermo, Catania e Messina e nei comuni isolani con popolazione residente superiore a trenta mila abitanti. Una possibilità riconosciuta anche ai comuni isolani sedi di porti inseriti nel piano strategico nazionale della Portualità. Una norma che permette “finanziamenti ai comuni siciliani dotati di porti – afferma Michele Cimino di Sicilia futura -. Tali infrastrutture consentiranno di decentrare il traffico pesante su gomma al di fuori dei centri urbani e di creare vie di uscita senza aggravare il traffico sulla viabilità esistente ma, soprattutto, di creare parcheggi attrezzati appunto all’interscambio di merci su mezzi di trasporto diversi”.
Questa mattina, intanto, il dibattito in Aula si era fatto acceso sulla norma, poi approvata, che consentirà alle strutture balneari di restare aperte 365 giorni all’anno. Norma che ha rischiato di provocare una spaccatura nella maggioranza, con Turano (Udc) che si è apertamente schierato contro questa previsione “che permetterà di realizzare strutture precarie entro i 150 metri dal mare, camuffandole come esercizi balneari”, ha detto.
Esulta, invece, il governatore Crocetta. “Era veramente assurdo che in una terra dove si può andare al mare tutto l’anno si potevano esercitare le attività nei lidi balneari solo per quattro mesi”. Per il governatore i dubbi di natura ambientale sollevati durante la discussione sulla norma, “non esistono. La collocazione dei lidi è disciplinata dai piani dei comuni – afferma – e dove non è possibile non saranno installati”. Sulla stessa scia Mariella Maggio, presidente della commissione Territorio e Ambiente. “Spiagge e litorali potranno essere mantenute e ‘vissute’ tutto l’anno, non solo nei mesi estivi – è il pensiero del deputato del Pd -. In questo modo si ‘allunga’ la stagione turistica con vantaggi dal punto di vista della manutenzione delle aree demaniali e dei risvolti occupazionali”.
Di “riforma a costo zero che produce nuove entrate” parla invece Giuseppe Picciolo, capogruppo di Sicilia futura. “Sono estremamente soddisfatto per il lavoro svolto assieme all’assessore Croce ed al presidente Crocetta per varare una riforma storica che valorizza appieno le coste siciliane e consente di mantenere aperti tutto l’anno i lidi e le spiagge. Sono certo che il segmento del turismo ne avrà un beneficio enorme e sarà l’intera Sicilia a fruirne realizzando una vera destagionalizzazione. L’affidamento di nuove competenze ai Comuni in ordine alle gestione ed al controllo del demanio consentirà una salvaguardia dei territori”.
Dibattito animato anche sulle Terme di Sciacca e di Acireale. È passato l’articolo che consentirà di affidare, nelle more delle procedure di liquidazione, la gestione e la valorizzazione delle due strutture a soggetti privati. Con l’opposizione dei Cinquestelle, è stato ritirato un emendamento governativo che prevedeva la vendita dei beni patrimoniali termali.
20.15 Dopo l’approvazione dell’articolo 85 il presidente Ardizzone rinvia l’Aula a domani pomeriggio alle ore 15.
20.11 Approvati gli articoli 84 e 85 (quest’ultimo sui contratti di collaborazione).
20.05 L’Ars passa all’esame dell’articolo 84. Una spesa complesiva di 785 mila euro per incentivare l’acquisto e l’impiego di riproduttori animali.
19.57 Bocciato l’articolo 83 in materia di insediamenti produttivi in verde agricolo.
19.44 L’articolo 81 è stato approvato. Passa anche l’articolo 82 che proroga termini in materia di interventi di edilizia agevolata.
19.37 Il dibattito si sposta all’articolo 81. La norma proroga al 31 dicembre 2018 la possibilità del recupero ai fini abitativi dei sottotetti, delle pertinenze, dei locali accessori e dei seminterrati degli edifici esistenti e regolarmente realizzati.
19.30 Soppresso l’articolo 79. Non sarà istituita l’imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili civili.
19.28 Approvato l’articolo 77 con un emendamento della commissione che abolisce l’albo regionale delle guide ambientali-escursionistiche. Approvato anche l’articolo 78 sull’aggiornamento delle graduatorie per i lavoratori forestali.
19.24 Si passa all’esame dell’articolo 77 relativo alla documentazione per l’accesso al Fondo Unico Regionale per lo Spettacolo.
19.21 Formica (Lista Musumeci): “Il governo della rivoluzione e del risparmio ha bocciato una norma che aveva abbassato le spese della Regione. Incredibile ma vero”.
19.12 L’Ars respinge l’articolo. Niente tetto agli stipendi dei dirigenti di enti e partecipate. La bocciatura travolge anche l’emendamento del M5s che aveva introdotto il limite a 79 mila e 200 euro lordi annui.
19.10 Panepinto (Pd): “Il voto segreto è diventato un esercizio goliardico. Chiedo sull’articolo il voto nominale. E chiedo che a questo punto venga bocciato”. Prevale però la richiesta di voto segreto del M5s.
19.08 Clamoroso “colpo” del M5s. Passa l’emendamento dei grillini, con il voto segreto, che abbassa il tetto a 79 mila e 200 euro annui lordi complessivi.
19.06 Si discute l’articolo 72, una norma che mette il tetto di 118 mila euro annui lordi al trattamento economico complessivo dei dipendenti e dei dirigenti degli enti sottoposti a controllo e vigilanza della Regione, delle società a totale o maggioritaria partecipazione della Regione, che svolgono l’attività esclusivamente con affidamenti diretti della stessa Regione (in house providing), nonché degli enti che, a qualunque titolo, ricevono trasferimenti o contributi a carico del bilancio della Regione. Disposizioni che non trovano applicazione per gli enti del settore sanitario.
19.00 Bocciato l’articolo 71. Prevedeva la restituzione di 372 mila euro alla presidenza del Consiglio dei ministri, somme relative al progetto Conciliazione Tempi di vita e di lavoro affidato a una società partecipata, poi fallita.
18.51 Approvati dall’Aula anche gli articoli 66 (in materia di soppressione di enti economici regionali) e 68 (che prevede una spesa di 70 mila euro per l’utilizzo di personale dello Stato per l’esercizio di funzioni in materia di pubblica istruzione).
18.50 Approvato gli articoli 62 (che prevede il cofinanziamento del Fondo nazionale per i soggetti non autosufficienti), 63 (sulla razionalizzazione della spesa connessa all’attività della Centrlale unica di committenza) e 64 (sulle funzioni ispettive dell’assessorato all’Economia). Nuovamente accantonati gli articoli 57 e 58.
18.40 Accantonato l’articolo sulle tasse automobilistiche per i veicoli di interesse storico collezionistico e d’epoca. Si torna agli articoli 57 (che prevede un intervento di 500 milioni di euro in favore delle imprese agricole di Licata, Naro, Canicattì, Campobello di Licata e Ravanusa danneggiate dal maltempo) e 58 (che stanzia un milione di euro per compensare i danni provocati dalle gelate di Pachino, Portopalo di Capo Passero e Noto).
18.34 Malafarina (Pse): “Dobbiamo evitare l’impugnativa. C’è una risoluzione del Ministero delle Finanze in materia che dovremmo prendere in considerazione. Occorre accantonare l’articolo”.
18.22 L’assessore Baccei: “Questa è una norma a forte rischio di impugnativa. Ci sono già dei precedenti in altre Regioni”.
18.18 Si torna all’esame dell’articolo 52 che detta disposizioni in materia di tassa di circolazione. La norma istituisce un registro regionale per i veicoli di interesse storico collezionistico e d’epoca. L’iscrizione comporta l’esenzione del pagamento delle tasse automobilistiche e l’ingresso gratuito nelle ZTL dei comuni in Sicilia.
18.10 Non passa l’articolo 60 sulla valorizzazione dei beni immobili della Regione. L’Aula ha votato con il voto segreto un emendamento sopressivo del M5s.
18.04 L’assessore Baccei: “Non ho detto che Sicilia Patrimonio Immobiliare non potrà partecipare- Ho detto che non può avere un affidamento diretto perché non è una società in house. Se ci dovesse essere una gara pubblica allora potrebbe partecipare”.
17.57 La seduta è sospesa per qualche minuto.
17.52: “Rinaldi (FI): “L’assessore Baccei ha detto che la Spi, Sicilia Patrimonio Immobiliare, non potrà più occuparsi di questa attività perché si tratta di una società non totalmente partecipata. Ma poi il governo presenta un emendamento che va in senso contrario, che consente alla Regione di affidare il servizio anche società non totalmente partecipate. Come si spiega?”.
17.50 Ciaccio e La Rocca (M5s): “Il governo ha individuato già la società che si occuperà di portare avanti questa attività?”.
17.42 Sala d’Ercole discute l’articolo 60 sulla valorizzazione dei beni immobili della Regione. La norma prevede che queste attività possano essere realizzate anche mediante affidamenti in regime di house providing a società totalmente partecipate dalla Regione già costituite. La spesa annua prevista per il triennio 2016-2018 è di un milione e mezzo di euro.
17.37 Accantonato l’articolo sui trasporti verso le Isole minori e il trasporto ferroviario.
17.35 Approvato l’articolo sulla realizzazione dei parcheggi di interscambio nelle Città metropolitane di Palermo, Catania e Messina e nei comuni isolani con popolazione residente superiore a trenta mila abitanti e nei comuni isolani sedi di porti inseriti nel piano strategico nazionale della Portualità.
17.34 Passa un emendamento firmato da Cimino (Sicilia futura) che estende la realizzazione di parcheggi di interscambio nei comuni isolani sedi di porti inseriti nel piano strategico nazionale della Portualità.
17.30 Formica (Lista Musumeci): “Il governo vuole dare l’impressione di mettere dei soldi in circolo per far riprendere l’economia. Nella migliore delle ipotesi realizzeremo opere che non serviranno a niente. Non si può far in modo di utilizzare queste somme per altre esigenze?”.
17.23 Milazzo (FI): “Parliamo di acqua fresca. Dobbiamo far partire piuttosto i lavori per la metropolitana di Palermo”.
17.22 L’Aula adesso esamina l’articolo 49 sulla realizzazione dei parcheggi di interscambio nelle Città metropolitane di Palermo, Catania e Messina e nei comuni isolani con popolazione residente superiore a trenta mila abitanti.
17.18 Approvato l’articolo 48 sulla composizione della commissione delle gare di appalto di interesse provinciale, intercomunale e comunale. I membri saranno individuati mediante sorteggio pubblico svolto, entro il termine perentorio di due giorni lavorativi successivi alla data di scadenza per la presentazione delle offerte, dal Presidente di turno della Sezione centrale.
17.15 Respinto un emendamento del M5s volto a introdurre un diverso modo di composizione della commissione incaricata dell’espletamento delle gare pubbliche e un tetto alle spese.
17.05 Gli articoli sui rimborsi agli agricoltori per i danni del maltempo sono stati accantonati. Si passa all’esame delle disposizioni in materia di infrastrutture e trasporti.
17.02 Cracolici, assessore all’Agricoltura: “Gli articoli 57 e 58 non rispondono pienamente alle richieste degli agricoltori. Ma la strada delle anticipazioni non è percorribile. Accantoniamo i due articoli e cerchiamo una soluzione che si basi soltanto sulle risorse regionali”.
17.00 Fontana (Ncd) e Panepinto (Pd) ritengono non suifficienti le somme stanziate in finanziaria. Il deputato del Partito democratico chiede di accantonare l’articolo.
16.57 Si passa all’artiolo 57 che prevede un intervento di 500 milioni di euro in favore delle imprese agricole di Licata, Naro, Canicattì, Campobello di Licata e Ravanusa danneggiate dal maltempo.
16.53 Il governo va sotto. L’Aula respinge il finanziamento per l’Università di Enna con il voto segreto. L’articolo viene approvato e prevede tre milioni di euro di fondi comunitari da dividere in parti uguali tra l’Università di Palermo, Catania e Messina.
16.50 L’assessore Baccei: “La copertura sull’emendamento del governo c’è”.
16.48 L’Aula è stata sospesa per qualche minuto. Occorre verificare la copertura finanziaria sull’ulteriore impegno economico in favore dell’Università di Enna previsto dall’emendamento dell’assessore Marziano.
16.42 L’assessore all’Istruzione Bruno Marziano: “Le Università riconosciute in Sicilia sono quattro. Bisigna inserire anche Enna, altrimenti il sistema di finanziamento rischia di bloccarsi. Sarebbe opportuno anche aggiungere un milione di euro in più ai tre previsti dall’articolo”.
16.41 Si passa all’esame dell’articolo 56 che prevede interventi a favore delle Università di Palermo, Catania e Messina attraverso fondi europei.
16.40 Il presidente dell’Ars Ardizzone ai deputati: “Oggi dobbiamo approvare un numero importante di articoli”.
16.38 Accantonato l’articolo 55 su proposta del capogruppo di Forza Italia Marco Falcone.
16.30 Cimino (Sicilia futura): “Sì alle nuove risorse, ma stop ai commissariamenti dei due enti. È il momento che si costituiscano i nuovi consigli di amministrazione”.
16.24 Riprendono i lavori in Sala d’Ercole. All’esame l’articolo 55 sull’incremento di dieci milioni del fondo unico costituito presso l’istituto regionale per il credito alla cooperazione (IRCAC) e del fondo di rotazione dell’Istituto per il Credito alle imprese artigiane (CRIAS).
16.15 Tra pochi minuti riprenderà la seduta d’Aula.
Seduta molto tesa questa mattina all’Ars dove va avanti la discussione per l’approvazione della Finanziaria. Il presidente Crocetta è tornato sulla norma approvata da Sala d’Ercole, e che il governo voleva sopprimere, che toglie il monopolio informatico a Sicilia e-servizi apprendo agli affidamenti ai privati. “Non considero aspetti secondari le questioni che riguardano Sicilia e-servizi e Riscossione Sicilia – ha detto -. Occorre verificare se esista veramente una maggioranza per governare all’insegna della trasparenza e senza cedere alle lobby”. E a proposito degli emendamenti ancora in discussione che prevedono la liquidazione di Riscossione Sicilia col passaggio delle quote e del personale a Equitalia, Crocetta ha rinnovato l’appello per salvare la società: “Dopo i tentativi di privatizzare Sicilia e-servizi, sarebbe un segnale terribile privare la Regione del suo servizio di riscossione dei tributi e sarebbe la vittoria delle lobby. Non salvare Riscossione Sicilia – conclude – rappresenterebbe una pagina nera di un tragico ritorno al passato e comprometterebbe il valore innovativo di ciò che è stato fatto”.
Clima rovente in Aula anche sulla norma approvata da Sala d’Ercole che consentirà alle strutture balneari di restare aperte 365 giorni all’anno. Norma che ha rischiato di provocare una spaccatura nella maggioranza, con Turano (Udc) che si è apertamento schierato contro questa previsione “che permetterà di realizzare strutture precarie entro i 150 metri dal mare, camuffandole come esercizi balneari”, ha detto. Esulta, invece, il governatore Crocetta. “Era veramente assurdo che in una terra dove si può andare al mare tutto l’anno si potevano esercitare le attività nei lidi balneari solo per quattro mesi non approfittando dei doni ricevuti dalla natura – afferma -. Abbiamo dato il via libera alla destagionalizzazione – dice Crocetta – che darà grande impulso alle attività economiche e incrementerà il turismo. Abbiamo dimostrato di essere molto sensibili ai problemi di molti operatori, facendo diventare il turismo uno degli asset principali per lo sviluppo della Sicilia. Ringrazio l’intero Parlamento per avere approvato la proposta del governo”. Per il governatore i dubbi di natura ambientale sollevati durante la discussione sulla norma, “non esistono. La collocazione dei lidi è disciplinata dai piani dei comuni – afferma – e dove non è possibile non saranno installati”. Sulla stessa scia Mariella Maggio, presidente della commissione Territorio e Ambiente. “Spiagge e litorali potranno essere mantenute e ‘vissute’ tutto l’anno, non solo nei mesi estivi – è il pensiero del deputato del Pd -. In questo modo si ‘allunga’ la stagione turistica con vantaggi dal punto di vista della manutenzione delle aree demaniali e dei risvolti occupazionali”.
Dibattito animato anche sulle Terme di Sciacca e di Acireale. È passato l’articolo che consentirà di affidare, nelle more delle procedure di liquidazione, la gestione e la valorizzazione delle due strutture a soggetti privati. Con l’opposizione dei Cinquestelle, è stato ritirato un emendamento governativo che prevedeva la vendita dei beni patrimoniali termali.
13.09 Articolo 53 approvato. Le Terme di Sciacca e di Acireale potranno affidare, nelle more delle procedure di liquidazione, la gestione a soggetti privati. La seduta è sospesa per l’incontro tra il governo, i capigruppo e l’Anci.
13:08 “Con l’approvazione del pacchetto di articoli della finanziaria sul demanio marittimo si attua in Sicilia la più grande ed epocale riforma per il settore. E’ un merito dell’assessore Croce che con la sua azione si intesta assieme a Sicilia Futura un risultato importante sulla materia. In particolare si affida ai comuni la competenza a redigere un piano per l’utilizzo del demanio marittimo. Sempre agli Enti locali viene devoluta la competenza sui controlli e la gestione dello stesso, mentre rimane competenza degli Udema il rilascio delle concessioni. Con la riforma vengono, altresì, valorizzati gli immobili del demanio marittimo in precarie condizioni. Si può dire chiaramente che finalmente la Sicilia diventa una regione che punta a destagionalizzare e che fa turismo tutto l’anno”. Lo afferma Nicola D’Agostino, segretario regionale di Sicilia Futura e deputato all’Ars.
13.00 Grasso (Grande sud): “Che fine ha fatto il bando per trovare il partner privato per le Terme di Sciacca? Perché non è stato pubblicato?”.
12.55 Foti (M5s): “È vero, i commissari liquidatori devono limitarsi all’attività ordinaria. Ma basta che il bando preveda la soddisfazione dei creditori”.
12.54 Vullo (Pd): “Accantonare l’articolo è inopportuno. Finalmente iniziamo un iter perché le Terme possano diventare punto di riferimento per la nostra economia”.
12.49 Cascio (Sicilia futura): “Norma importante. Se non procediamo subito si rischia di perdere il patrimonio idrotermale delle Terme di Sciacca. I ‘fanghi’ rischiano di cementificare e diventare innutilizzabili”.
12.46 Sudano (Pd): “Come fanno i commissari straordinari a indire bandi pubblici se devono limitarsi ad atti di ordinaria aministrazione? Occorre accantonare l’articolo”.
12.44 Cimino (Sicilia futura): “Occorre emendare l’articolo per dare termine certo per provvedere alla gara di affidamento”
12.43 Sala d’Ercole passa all’esame dell’articolo 53. -Prevede la possibilità per le Terme di Sciacca e di Acireale di affidare, nelle more delle procedure di liquidazione, la gestione a soggetti privati.
12.40 Crocetta: “Nessuna ditta può ritirare corse ‘motu proprio’. Può essere causa di revoca della concessione. Convocheremo le ditte”.
12.38 Laccoto (Pd): “Molte autolinee hanno interrotto servizi essenziali verso i comuni montani. Queste ditte dovrebbero essere diffidate”.
12.35 Approvati gli articoli 45 e 46 che regolano, rispettivamente, le autorizzazioni in materia ambientale e le nuove norme sui Piani regolatori generali e Piani particolareggiati.
12.34 Si passa all’esame dell’articolo 44 sui diritti fissi in materia di demanio fluviale. L’articolo è stato approvato.
12.32 Approvato l’articolo 43. Respinto l’emendamento soppressivo. Le strutture balneari potranno restare aperete per tutto l’anno solare.
12.25 Turano (Udc): “Questa norma permetterà di realizzare strutture precarie entro i 150 metri dal mare, camuffandole come esercizi balneari. Non intendo abdicare dalla mia battaglia e annuncio il mio voto contrario sul punto”.
12.18 Cascio (Ncd): “Non è una sanatoria, ma una norma molto attesa per i titolari delle strutture per poter svolgere il proprio lavoro. La concessione per tutto l’anno potrà anche favorire l’occupazione”.
12.10 Cordaro (Cantire popolare): “Ci dovremmo fermare e capire se il governo può andare avanti”.
11.55 Cascio (Sicilia futura) non è una sanatoria, la norma è prevista dalle leggi nazionali. Gli stabilimenti non possono montare e smontare la struttura ogni anno. Così avranno la possibilità di essere aperti tutto l’anno.
11. 50 Cimino (Sicilia futua): “Turano parla a nome suo o l’Udc condivide il suo pensiero? Altrimenti si aprirebbe una frattura nella maggioranza”.
11.40 Turano (Udc): “Questo articolo è una sanatoria”.
Clima rovente in apertura si seduta. La bagarre è sulla possibilità di concedere alle strutture balneari di restare aperte 365 giorni all’anno. Intanto Crocetta questa mattina in Sala d’Ercole è tornato sulla questione Riscossione Sicilia. “Non considero aspetti secondari le questioni che riguardano Sicilia e-Servizi e Riscossione Sicilia. Occorre verificare se esista veramente una maggioranza per governare all’insegna della trasparenza e senza cedere alle lobby”. Così all’ANSA il governatore Rosario Crocetta dopo l’approvazione all’Ars della norma in finanziaria, che il governo voleva sopprimere, che toglie il monopolio informatico a Sicilia e-servizi apprendo agli affidamenti ai privati e a proposito degli emendamenti ancora in discussione che prevedono la liquidazione di Riscossione Sicilia col passaggio delle quote e del personale a Equitalia.
“Rinnovo l’appello per salvare Riscossione Sicilia. Dopo i tentativi di privatizzare Sicilia e-servizi, sarebbe un segnale terribile privare la Regione del suo servizio di riscossione dei tributi e sarebbe la vittoria delle lobby”, ha aggiunto il presidente della Regione a margine dei lavori d’Aula.
“Potersi avvalere dei privati per i servizi informatici non significa che lo faremo. Aldilà della norma approvata in finanziaria, col governo contrario perché voleva sopprimerla, l’amministrazione regionale farà una precisa direttiva, su delibera di giunta, per sostenere la gestione pubblica di Sicilia e-Servizi”. Lo dice all’Ansa il governatore Rosario Crocetta, che conferma la sua fiducia personale “e quella dell’intero governo al management di Sicilia e-Servizi che ha fatto un grande lavoro di spending review”. “Nessuno può pensare che attraverso una norma si possano favorire lobbies e interessi privati – aggiunge Crocetta -. La norma approvata non sopprime, per essere chiari, Sicilia e-Servizi, perché questa società è considerata strategica dalla Regione il cui obiettivo è valorizzarla”
Aggiornamento delle graduatorie per i lavoratori forestali
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25 Febbraio 2016, 11:53