10 Marzo 2014, 10:07
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GRAVINA DI CATANIA – “Basta Menzogne”, recitano così senza giri di parole i grossi cartelli che da giorni tappezzano le strade del comune di Gravina di Catania e che ieri sovrastavano il pulpito di piazza della Libertà, palcoscenico di un’assemblea organizzata dal circolo Pd e che ha registrato un’importante partecipazione popolare.
Studenti, pensionati, lavoratori sono scesi in piazza per far sentire la propria voce con non poco rammarico. “Mi vergogno di essere una residente di Gravina” denuncia una pensionata, come la sua tante le urla di protesta emerse dalla folla. “Noi pensionati siamo costretti a rimanere chiusi in casa, perché i mezzi non funzionano, le strade sono buie e ci sono tanti cani randagi in giro” prosegue un altro anziano. Illuminazione assente, zone totalmente isolate, randagismo, poca pulizia. “Via San Paolo da un mese è senza illuminazione – racconta a Live Sicilia Catania il signor Vincenzo – ho contattato l’Enel, ma mi è stato detto che si tratta di un problema dell’amministrazione, contattando i funzionari del Comune mi son sentito dire “non possiamo farci nulla, non abbiamo fondi per risolvere il guasto”. È andata peggio poi al signor Carmelo che pur avendo richiesto al primo cittadino i cassonetti dell’immondizia vicino casa, consegnandogli personalmente una lettera, non ha mai ricevuto risposta, “ho 80anni – racconta l’anziano – per gettare l’immondizia devo uscira da casa dalle 20 in poi, anche se piove, percorrendo strade buie e pericolose, non ce la faccio più”. Il quadro che ne esce fuori ritrae una comunità esasperata e insoddisfatta dei propri rappresentanti. “Denunciamo l’incapacità dell’amministrazione e del sindaco Rapisarda nell’affrontare in primis il delicato nodo del trasporto pubblico urbano. Impossibile pensare che una città come Gravina sia stata isolata lettaralmente da Catania – spiega Giuseppe Giuffrida per Amici di Gravina – l’amministrazione è fatta di tanti “Pinocchio”, ma non ci si può nascondere dietro il dito di un funzionario, mettere a tacere la gente promettendo il falso e lasciare nel frattempo allo sbando il proprio paese, permettendo che venga interrotto, senza alcun preavviso, il servizio dall’azienda AMT finora garantito dalla linea 201. Il nostro non è un grido di dissenzio, ma una rivendicazione, perché i diritti non si supplicano, ma si rivendicano”.
La testimonianza. “Come ogni mattina il 24 febbraio mi sono messa alla fermata dell’autobus – racconta una studentessa – ma ho trovato un biglietto dell’amministrazione nel quale si informava la cittadinanza dell’interruzione dei collegamenti con Catania, così senza preavviso, ho perso quel giorno di scuola e da allora sono costretta a chiedere passaggi ai genitori dei miei compagni di classe, perché mia madre non guida e mio padre lavora fuori città”.
“Non è democrazia, ma dittatura”, proseguono gli esponenti del Pd. “Abbiamo organizzato la manifestazione – spiegano – non per andare contro a qualcuno, ma per essere a favore dei più deboli, siamo qui perché siamo pro-cittadini, tutti devono sapere le condizioni in cui vivono i nostri cittadini”. Insieme al Pd in piazza anche le associazioni Gravinattiva rappresentata da Claudio Nicolosi, Libera Gravina con Claudio Colletti, Camera del lavoro Cgil e pensionati Spi-Cgil, da Giuseppe Giuffrida per Amici di Gravina – Uniti per Cambiare con Rosario Condorelli.
Il nodo Amt. Stando alle dichiarazioni degli organizatori della manifestazione odierna, l’accordo stipulato con l’AMT di Catania era privo di copertura finanziaria e dunque già deficitario nella stipula contrattuale. “I consiglieri di opposizione in consiglio comunale già due anni fa avevano evidenziato le irregolarità senza ottenere alcun successo – commenta al nostro quotidiano Claudio Nicolosi – la nostra idea adesso è quella di affidare i trasporti da e per Gravina a delle navette idonee, bandendo una gara d’appalto, come avvenuto già a San Gregorio e S. Agata li Battiati”.
“I disagi creati sono enormi – conclude Giuseppe Giuffrida – frutto semplicemente di dilettantismo di questa amministrazione. Chiederemo la diretta in streaming di prossimi consigli comunali. Il nostro è un impegno di piazza, siamo disposti a metterci a disposizione dei gravinesi in tutto e per tutto, soltanto lottando insieme è possibile uscire da questa situazione divenuta insostenibile”.
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10 Marzo 2014, 10:07