07 Dicembre 2012, 11:37
2 min di lettura
PALERMO – “Nessuna nuova assunzione nel Cefop”. I commissari straordinari del grosso ente di Formazione replicano così alle dichiarazioni di alcuni rappresentanti sindacali che avevano puntato l’indice contro le procedure di reinserimento in organico dei dipendenti. Un reinserimento frutto di una riduzione del personale, che scenderà da circa 970 a 620 unità, secondo il piano presentato dagli amministratori e discusso con i sindacati.
Ma quegli stessi sindacati (Uil e Ugl soprattutto), ora sollevano dubbi sulle modalità di assunzione. Il piano dei Commissari, secondo le sigle, avrebbe introdotto degli elementi di discrezionalità tali da consentire, nei casi in cui non si trovassero all’interno dell’ente le professionalità richieste, il ricorso all’esterno. Nuovi assunti, quindi, a fronte di 350 persone trasferite nelle liste di mobilità.
Ma oggi, come detto, i commissari straordinari Bartolo Antoniolli, Giuseppe Benedetto e Ciro Falanga hanno precisato con forza: “Si apprende da alcune dichiarazioni (rectus farneticazioni) riportate oggi dagli organi di informazioni, – scrivono in una nota – che i commissari straordinari del Cefop starebbero, a fronte di centinaia di persone ‘messe alla porta’, pensando a ‘nuovi assunti’. Chi afferma tanto non è ignorante (nel senso che ignora la realtà), – aggiungono – è semplicemente in mala fede e gioca sulla pelle dei lavoratori, diffondendo disinformazione, conseguenti incomprensioni e finendo per fomentare odio”.
Quindi, ecco le precisazioni anche sull’iter seguito per procedere alle assunzioni: “I commissari Sstraordinari, in applicazione rigida della legge, – scrivono – avendo messo in sicurezza l’Ente, procedono alla applicazione del Programma previsto dal D.Lgs. 270/99. Tale atto prevede che, per reggere sul mercato del lavoro e non produrre artificiosamente debiti e disoccupazione futura, il Cefop possa procedere al richiamo di non più di 620 lavoratori. La questione è nota a tutti da tempo ed è assolutamente pretestuoso farne oggi oggetto di polemiche”.
Detto ciò, i commissari sgombrano il campo dagli equivoci: “Ovviamente, neanche un lavoratore sarà chiamato dall’esterno perché ciò, – spiegano – oltre ad essere moralmente riprovevole a fronte di una situazione sociale così drammatica per i lavoratori del Cefop, sarebbe contra legem. Evidentemente chi ha chiuso gli occhi in passato di fronte a situazioni analoghe, ritiene oggi di pulirsi la coscienza ergendosi a paladino di una legalità a suo tempo violata. I commissari straordinari si augurano che il confronto con i sindacati possa avvenire, come fino ad oggi è stato, in un clima di serenità e soprattutto con la necessaria serietà di intenti. I criteri di selezione del personale, come sempre, saranno discussi con le organizzazioni sindacali e concordati con le stesse. I commissari straordinari – concludono – hanno come unico obiettivo il completamento del loro lavoro e la riconsegna dell’ente risanato al sistema formativo siciliano”.
Pubblicato il
07 Dicembre 2012, 11:37