21 Giugno 2017, 12:59
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PALERMO – Si era dimessa dalla segreteria particolare di Crocetta pochi giorni fa. Una decisione che sembrava un “addio”, la scelta cioè di uscire dai Palazzi della Regione e dedicarsi ad altro. E invece, l’ex assessore Nelli Scilabra è rientrata, come si usa dire, dalla finestra di Palazzo d’Orleans. Attraverso, cioè, un incarico di “esperto esterno” conferito direttamente dal governatore. Scilabra dovrà occuparsi di Formazione e occupazione giovanile nei mesi che verranno. Poco più di cinque mesi, per la precisione. Un lavoro per il quale riceverà poco più di 20 mila euro lordi.
Il ritorno di Nelli
Una consulenza che sorprende, per vari motivi. A cominciare dai tempi. Scilabra dovrà fornire il suo supporto alla Regione, insomma, in un periodo assai “inusuale”. Ad agosto, infatti, si fermerà, come da prassi, l’attività dell’Assemblea regionale e con essa quella dell’esecutivo, per le ferie estive. Al ritorno da quella pausa, dopo pochi giorni la Regione si ritroverà nel periodo di indizione dei comizi elettorali, che scattano 45 giorni prima della data individuata per le elezioni che si svolgeranno il 9 novembre. Un periodo, quello, in cui l’esecutivo potrà, per legge, occuparsi solo dell’ordinaria amministrazione: dovrà insomma limitarsi ad accompagnare la Regione verso la nuova legislatura, ma di fatto non potrà lavorare a riforme o a nuovi progetti legislativi.
Ma in quei mesi, e fino al giorno delle elezioni, Nelli sarà al fianco del presidente con un ruolo curioso, stando a quanto pubblicato sul sito della Regione. L’ex assessore dovrà infatti fornire un “apporto consulenziale nell’esercizio della funzione di indirizzo politico-amministrativo” attraverso il “supporto e assistenza all’Organo politico finalizzata all’attività di esame, approfondimento, studio e pareri nelle problematiche afferenti all’occupazione giovanile correlata anche ad una formazione professionale innovativa e adeguata che risponda alle reali esigenze del territorio e del suo sviluppo economico”. E ancora, Scilabra dovrà fornire un “supporto al Presidente della Regione nei rapporti istituzionali con gli Organi dello Stato per la trattazione degli argomenti afferenti al ‘Piano Giovani’ e a ‘Garanzia Giovani’, finalizzati all’incremento delle possibilità occupazionali e all’attrazione di risorse da destinare al settore” e “nell’espletamento dell’attività istituzionale diretta all’attuazione delle politiche del lavoro e della formazione in relazione anche alle finalità del Fondo Sociale Europeo (Fse)”. Insomma, l’ex assessore uscito dalla giunta proprio mentre stava occupandosi del Piano giovani e della Garanzia Giovani, dovrà tornare a trattare quella materia da consulente. Compiti, tra l’altro, che finirebbero per “incrociarsi” con quelli dell’assessore in carica, Bruno Marziano. Lo stesso che Crocetta nominò dopo che il Pd lo “costrinse” a revocare l’incarico in giunta proprio a Nelli Scilabra.
L’altra donna del presidente
Misteri delle consulenze. Necessarie persino adesso, in un periodo in cui il governo pensa a tutto tranne che ad amministrare, tra liti, crisi e manovre elettorali. E invece, per Crocetta e i suoi assessori, questi esperti sono assolutamente necessari. Non a caso, sempre il governatore ha deciso di spendere quasi 22 mila euro lordi per garantire un contratto di consulenza a Jeanne Perego, ex componente dell’Ufficio regionale di Bruxelles. Una esperta che dovrà occuparsi delle “relazioni tra la Sicilia, le Regioni Europee e le Istituzioni Europee e con le Organizzazioni membri delle rete europea”, dell’esame “approfondimento e studio, nelle problematiche afferenti le politiche dell’Unione Europea nel settore della gioventù, dell’istruzione e delle politiche sociali e monitoraggio dei social media”.
Gli esperti degli assessori
Un po’ più “economici” gli esperti individuati dagli assessori di Crocetta nell’ultimo mese. È il caso degli esterni dell’assessore alle Attività produttive Mariella Lo Bello: costeranno duemila euro lordi per tre mesi di lavoro gli incarichi per Maria Rita Zampino e Concetta Foti. La prima dovrà occuparsi “delle controversie riguardanti il personale interno degli Enti, con specifico riferimento all’individuazione di situazioni generanti un possibile danno all’erario”, la seconda della “realizzazione del Piano di Realizzazione Amministrativo (PRA), delle Linee guida del Piano per lo sviluppo industriale” e di assistenza sui “progetti per lo sviluppo industriale intestati all’Irsap”.
Miracoli delle consulenze. Si è spinto infatti persino oltre i confini della legislatura l’assessore ai Beni culturali Carlo Vermiglio: l’incarico di Cecilia Albana Buccellato*, infatti, scadrà addirittura il 31 dicembre del 2018… La consulente dovrà fornire un supporto agli “interventi a favore dei siti Unesco Italiani- Progetto scuola e Comunicazione per i siti Unesco della Sicilia”. Un incarico che costerà ai siciliani oltre 17 mila euro lordi.
Vania Contrafatto, assessore all’Energia, ha invece confermato l’incarico al consulente legale Anna Galioto: per un mese di lavoro l’avvocato riceverà 1.750 euro lordi, mentre scadrà a fine ottobre l’incarico del consulente alla comunicazione Giuseppe Bianca, per lui 11 mila euro lordi di compenso. Anche l’assessore alla Funzione pubblica Luisa Lantieri ha confermato un consulente di “vecchia data”: Elisa Mastrantonio riceverà duemila euro lordi per un mese di lavoro: dovrà occuparsi dell’applicazione delle norme “sulla stabilizzazione del personale precario degli enti locali e le relative procedure esecutive”. Fino alla fine delle legislatura, invece, l’assessore Baldo Gucciardi potrà contare sul consulente alla comunicazione Giuseppe Leone: per cinque mesi di lavoro poco più di diecimila euro lordi. Mentre si rivede una faccia già nota in passato negli uffici di gabinetto tra i consulenti scelti dall’assessore al Territorio Maurizio Croce: Giuseppe Cicala fu capo di gabinetto vicario di Rosario Crocetta, adesso dovrà fornire una consulenza legale all’assessore. Costerà ai siciliani 12 mila euro lordi per cinque mesi, fino al 31 ottobre. A nove giorni dal voto.
* La nota dell’assessorato ai Beni culturali
Con riferimento all’articolo pubblicato oggi 21 giugno da ”Live Sicilia” dal titolo “I consulenti di fine legislatura” a firma di Accursio Sabella, si smentisce categoricamente la notizia di una presunta consulenza affidata dall’Assessore ai BB.CC.e I.S. Carlo Vermiglio a Cecilia Albano Buccellato per il progetto “Interventi a favore dei siti Unesco Italiani- Progetto Scuola e Comunicazione per i siti Unesco della Sicilia “. L’Assessore, infatti, non ha mai firmato alcun atto di consulenza.
Il Dipartimento BB.CC. e I.S comunica che l’incarico di servizio professionale (e non di consulenza) è stato conferito alla dott.ssa Buccellato dal Centro Regionale del Catalogo e della Documentazione attraverso una manifestazione pubblica di interesse e una conseguente, regolare selezione, ai sensi della norma degli appalti pubblici.
La durata dell’incarico al 31 dicembre 2018 è, pertanto, strettamente in relazione alla durata del progetto triennale finanziato con fondi MIBACT .
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