“I cuffariani in giunta? |I problemi sono altri…”

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26 Novembre 2012, 14:02

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PALERMO – “Attendiamo di capire che faranno, poi giudicheremo”. Giancarlo Cancelleri va cauto. Ma sui componenti della giunta varata da Crocetta qualche dubbio c’è. E l’ultimo candidato a Palazzo d’Orleans del Movimento cinque stelle, di tanto in tanto, fa ricorso a colorite metafore: “Qualche assessore è stato scelto in stile ‘X Factor”. Oppure: “Non vorrei sia solo un adesivo sull’ammaccatura”. Nessun problema, invece, sui “cuffariani” nell’esecutivo: “Quelli sono discorsi che attengono alla vecchia politica”.

Cancelleri, avevate aperto un credito nei confronti di Crocetta. È cambiato qualcosa?
“No. Non è cambiato nulla. Rimaniamo nella stessa posizione espressa alcuni giorni fa. Attendiamo di vedere i primi atti del governo, prima di giudicare. Però…”.

Però?
“Alcune scelte non le abbiamo del tutto comprese”.

Ad esempio?
“Quella del professor Zichichi ai Beni culturali, ad esempio. Ce la faremo spiegare da lui o dal governatore. Certo, in alcuni casi sembra che la logica che ha ispirato le scelte sia quella di ‘X Factor”.

A proposito di musica, allora: sull’impegno part time di Battiato che pensate?
“Quello che pensa la gente: ci chiediamo come farà l’assessore se sarà sempre via. Non vorrei si trattasse di un’operazione di facciata. Di un adesivo appiccicato su un’ammaccatura. Ma anche in questo caso, vedremo”.

Una scelta che potrebbe apparire in sintonia col vostro modo di fare politica, invece, è quella della giovane Nelli Scilabra all’Istruzione…
“L’ho conosciuta pochi giorni fa. Ed è sempre disarmante vedere un giovane ricoprire quel ruolo. Comunque un segnale positivo. Ma non vorrei che…”.

… dubbi anche in questo caso?
“Semplicemente non vorrei che dietro di lei ci fosse qualcun altro. Che fosse lì, insomma, per rendere conto a qualcuno. Ma in fondo, anche noi spesso siamo stati considerati degli sprovveduti prima che ci vedessero all’opera. Non vorremmo compiere noi quell’errore nei confronti degli assessori”.

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Mi scusi, però c’è un altro elemento ‘peculiare’ in questa giunta: la presenza di persone che in passato sono state legate ai governi di Totò Cuffato. Voi addirittura poneste il veto nei confronti di Nino Dina in vista della scelta del presidente dell’Ars, proprio per la sua vecchia amicizia col politico di Raffadali. E ora?
“Abbiamo discusso, anche tra i deputati del Movimento, di questa questione. Ma siamo tutti d’accordo su un punto: parlare di cuffariani, lombardiani, o chissacché, significa solo reiterare i vecchi discorsi della vecchia politica. Quella dei partiti. Che adesso, e lo hanno dimostrato le ultime elezioni regionali, non esiste più. Mettiamoli all’opera. Poi giudicheremo. Noi avevamo chiesto solo una cosa: che in giunta non ci fossero persone con problemi con la giustizia. E mi sembra che Crocetta abbia rispettato questo impegno”.

Voi rispetterete i vostri? Sulle indennità, ad esempio, confermate che riceverete non più di 2.500 euro?
“Lo confermiamo, certo. Ma stiamo incontrando enormi problemi. Sono tante le cose da considerare…”.

In che senso?
“Nel senso che noi abbiamo chiesto che ci venissero dati quei soldi, e basta. Ma a quanto pare non è possibile. Così, dovremo riceverli tutti, e poi restituire la parte che eccede i 2.500 euro. Ma lì è il problema: in quel caso il nostro reddito risulterebbe di gran lunga superiore a quanto effettivamente riceviamo. E su quel reddito dovremo pagare le tasse”.

E quindi? Che farete?
“Stiamo verificando la fattibilità di un meccanismo: in pratica, quando riceveremo lo ‘stipendio’ e restituiremo la parte superiore ai 2.500 euro, di quella parte tratteremo una porzione: quella che servirà per pagare le tasse di un reddito che supera i diecimila euro mensili”.

Nei diecimila euro voi conteggiate anche le altre voci: diaria, portaborse, trasferimenti per i gruppi parlamentari…
“Certamente. Noi non vogliamo nulla di tutto ciò. Ma sembra che siamo obbligati ad accettare. Troveremo comunque il modo: i deputati del Movimento cinque stelle guadagneranno, oltre ai 2.500 euro, solo una somma sotto forma di rimborso per chi, ad esempio, dovrà prendere una casa in affitto a Palermo, o dovrà spostarsi con i pullman”.

Già, anche i grillini devono pur mangiare.
“Guardi, è un incubo. Ci sentiamo prigionieri. Noi non vogliamo quei soldi. Quei maledetti soldi”.

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26 Novembre 2012, 14:02

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