10 Aprile 2012, 18:37
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Arcigay Palermo ha deciso, pur rimanendo neutrale, di sottoporre ai candidati dieci punti programmatici, per aiutare la comunità LGBT cittadina e non solo a scegliere in modo consapevole per chi votare. Eccoli.
1 – Promuovere l’applicazione dei principi di non discriminazione a tutta l’attività amministrativa, ed in particolare per la fruizione dei servizi comunali, e vigilare affinché essi vengano rispettati a tutti i livelli sul territorio comunale. Si richiama in particolare l’attenzione sulla non discriminazione delle coppie formate da persone dello stesso sesso, dei figli di famiglie omogenitoriali e per le persone trans;
2 – Predisporre e organizzare campagne di sensibilizzazione e formazione rivolte al personale comunale e all’opinione pubblica contro omofobia, transfobia e discriminazione (nb: impegno già contenuto nella mozione antiomofobia approvata nel 2010);
3 – Contribuire alla realizzazione di una sede polifunzionale per le associazioni LGBT;
4 – Contribuire alla realizzazione ed al funzionamento di una casa-famiglia o di un’altra soluzione per minorenni LGBT maltrattati, abbandonati o cacciati da casa;
5 – Sostenere e promuovere i servizi di ascolto e consulenza (counseling psicologico, medico, legale, per migranti LGBT, etc.) realizzati gratuitamente dalle associazioni;
6 – Aumentare l’impegno rispetto l’informazione, la prevenzione e la cura dell’HIV e delle altre malattie a trasmissione sessuale, mediante campagne di comunicazione mirate ai diversi target, distribuzione di profilattici anche in ambito scolastico, interventi informativi a tutti i livelli contro il pregiudizio e la discriminazione delle persone affette da HIV;
7 – Patrocinare ed agevolare la realizzazione dei Pride cittadini e di tutte le manifestazioni ad esso connesse;
8 – Aderire alla rete Ready – Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere (NB: impegno già contenuto nella mozione antiomofobia approvata nel 2010);
9 – promuovere la costituzione di un osservatorio (con amministrazioni, prefettura, associazioni, mondo del lavoro) per l’analisi e la prevenzione dei fenomeni di discriminazione e violenza contro le persone LGBT (nb: impegno già contenuto nella mozione antiomofobia approvata nel 2010);
10 – Rendere operativo il registro delle Unioni civili deliberato dal Consiglio comunale nel 2011, legandolo a diritti effettivi (cfr. punto 1).
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10 Aprile 2012, 18:37